Solo la temporanea ripresa dell’export che si era osservata nel secondo trimestre, consente ai nuovi mercati di chiudere i primi nove mesi 2018.
L’analisi eseguita a livello di singoli distretti vede tredici realtà (su ventitré di matrice tradizionale qui monitorate) con esportazioni in crescita tendenziale nel trimestre luglio-settembre 2018 e dieci con export in calo, cinque in più della scorsa edizione, a segnalare come la performance positiva dei mesi estivi sia in realtà meno diffusa all’interno dell’aggregato. Tra i distretti best performer, che si posizionano ai primi dieci posti della classifica regionale per evoluzione dell’export nel terzo trimestre, emergono ben cinque realtà della metalmeccanica: Lavorazione dei metalli Valle dell’Arno (+13,1%), Metalmeccanico del Basso Mantovano (+12,8%), Rubinetti, valvole e pentolame di Lumezzane (+6,5%), Meccanica strumentale del Bresciano (+5,5%) e Metalli di Brescia (+5,5%). Si tratta di realtà eterogenee dal punto di vista della specializzazione produttiva e geografica. Molto diversificate le vendite oltreconfine della meccanica, con un peso crescente dei nuovi mercati, anche se resta saldo il traino dei principali player europei e degli Stati Uniti. Si tratta inoltre di una realtà, quella statunitense, ad oggi fondamentale anche per i distretti dei metalli. Nonostante l’introduzione dei dazi, i primi segnali di calo delle esportazioni USA restano al momento circoscritti al solo distretto varesino. Particolarmente dinamico, nel terzo trimestre 2018, anche l’export di Calzature di Vigevano (+12,5%) e Legno e arredamento della Brianza (+10,3%), trainato sempre di più dalla domanda dei mercati del lusso (Svizzera, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita). Crescita superiore alla media anche per le esportazioni di Tessile-abbigliamento della Val Seriana (+7,2%), Vini e distillati del bresciano (+5,9%), Gomma del Sebino Bergamasco (+5,1%).
Le esportazioni dei poli tecnologici, soggette a maggiore volatilità rispetto a quelle dei distretti tradizionali, hanno registrato un incremento tendenziale del 7,1% nel terzo trimestre 2018, a valori correnti, quantificabile in circa 181 milioni di euro di export in più. Il risultato positivo si presenta diffuso a tre dei quattro poli monitorati. In particolare, si è osservata una ripresa delle esportazioni del Polo aeronautico di Varese. Conferme di crescita moderata dell’export sono giunte dai dati del Polo ICT di Milano e del Biomedicale di Milano. Fa eccezione il Polo farmaceutico lombardo, dove le esportazioni si sono confermate in calo, per il secondo trimestre consecutivo.