Trento (A. Pa.) – Ultime ore di campagna elettorale a Trento, la coalizione “Trento corre verso il futuro”, con candidato sindaco Marcello Carli, sostenuto da Rinascimento Trento, Agire per il Trentino e Unione dei Democratici Cristiani, punta al cambiamento della città. “Negli incontri con la gente – commenta Carli – ho ottenuto un appoggio che è andato più in là di ogni ottimistica previsione. L’impressione è positiva: durante gli incontri e dove ho illustrato il progetto ho ottenuto pieni consensi. E’ stata una campagna elettorale particolare, diversa dalle altre per l’emergenza Covid-19, però mi ritengo soddisfatto“.
E per le ultime ore della campagna ha lanciato un’iniziativa unica “Trento corre verso il futuro”, una camminata (ritrovo oggi alle 18 in piazza Dante) simbolo di quel progetto di Marcello Carli di segnare un cambio di passo e far correre nei prossimi cinque anni Trento.
Marcello Carli, il suo piano per la Trento del futuro?
“La città deve rilanciarsi, deve diventare un centro europeo sotto tutti gli aspetti. Turistici, economici e culturali. Trento tornare a splendere come era un tempo e per far questo occorre risolvere i nodi aperti, fare investimenti in lavori pubblici che hanno un elevato moltiplicatore economico e la loro realizzazione aumenta l’attrattività e la competitività della città. In altre parole Trento deve tornare a correre. Trento deve rilanciarsi sia dal punto di vista sociale sia economico“.
L’intervento che ritiene più importante?
“Partirei dal Centro congressi di Trento che deve divenire il più importante del Nord Est d’Italia e sulla grande direttrice europea, per dare risposta alle numerose iniziative di successo che sono state avviate, mi riferisco al Festival dell’Economia o a quello dello Sport ma anche ai tantissimi eventi che vengono organizzati nel corso dell’anno. per questo progetto Piedicastello potrebbe risultare piccolo, ritengo che potrebbe essere recuperata la zona della ex Carbochimica e trasformarla nel cuore pulsante della Mitteleuropa“.
Gli altri progetti?
“La riqualificazione dell’ambiente urbano in termini di sicurezza è un primo punto. Lo dico perché una città per essere vivibile deve anzitutto essere sicura. Poi lo spostamento dello stadio a sud e la creazione della cittadella dello sport. E poi ancora l’interramento della ferrovia e della stazione, con la ricucitura urbanistica della città e l’allargamento del centro storico fino al fiume Adige. Poi la definizione della nuova destinazione d’uso dell’area Santa Chiara, in attesa della realizzazione del Nuovo Ospedale. E poi la mobilità, con la creazione delle ciclabili dove non vi sono, per favorire la mobilità delle persone disabili, la creazione di una tranvia in sede fissa per un collegamento nord-sud e la trasformazione, in accordo con la Provincia, della Trento-Malè e del tratto urbano della ferrovia della Valsugana in metropolitana vera“.
Cosa pensa della funivia per il Bondone?
“È fondamentale. La funivia di collegamento con il Bondone farebbe diventare Trento una città alpina con tutte le conseguenti ricadute turistiche. Trento Alta tornerebbe a far parte del centro cittadino. Una volta partita l’infrastruttura, ci sono molte iniziative da mettere in campo, a fianco degli sport invernali e Trento avrebbe grandi opportunità e offrirebbe i servizi di una città e a pochi minuti la villeggiatura“.
E gli altri interventi…
“Sono tanti, punterei su una città green, andranno realizzati i parcheggi di attestamento ai margini della città – di cui peraltro si parla da tantissimi anni – integrandoli con la nuova mobilità, e promuovendo anche un servizio nuovo di car-sharing, magari condiviso con Rovereto, Lavis e tutti i comuni intermedi, al fine di rendere l’uso dell’auto privata residuale, almeno per gli spostamenti locali. Così la pressione sui parcheggi del centro verrebbe significativamente ridotta. Per i bus si deve puntare su quelli elettrici, così da ridurre l’impatto inquinamento, magari con dimensioni più piccole, ma con più frequenza quindi incrementando il parco mezzi. Poi non dimentichiamo la burocrazia che da struttura deve diventare infrastruttura e questo cui farà compiere un salto di qualità“.
A pochi giorni dalle elezioni cosa pensa?
“Di andare al ballottaggio. Poi i cittadini potranno esprimersi in tutta serenità tra due futuri diversi da dare alla nostra bellissima città e lì conteranno i progetti e le idee che abbiamo avanzato per il futuro di Trento“.