Brescia - Il tempo stringe. Per le imprese si avvicina l’obbligo di emettere e ricevere fatture elettroniche. Il 1° luglio, data d’inizio della prima fase di questa rivoluzione, è dietro l’angolo e Confartigianato oltre a condurre un confronto serrato con l’Agenzia delle Entrate e con il Ministero dell’Economia cui ha rivolto una serie di sollecitazioni per evitare agli imprenditori il salasso di nuovi costi e lo shock di ulteriori carichi burocratici, non nasconde le preoccupazioni per il provvedimento.
«Chiediamo innanzitutto di posticipare al 1° gennaio 2019 l’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica previsto già dal primo luglio per le cessioni di benzina o gasolio per motori e per le prestazioni dei subappaltatori nei contratti di lavori pubblici. Inoltre, chiediamo un avvio graduale dell’obbligo di fatturazione elettronica, scaglionando l’entrata in vigore a seconda della dimensione aziendale e che siano escluse dall’adempimento le operazioni con un imponibile inferiore a 500 euro» commenta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti.
Ma vanno anche semplificati gli adempimenti per emettere e conservare le fatture elettroniche.