Levico Terme - Uno sguardo sul presente e il futuro dello sport trentino tra nuove norme, sostegno della Provincia e corretta gestione degli impianti sportivi. Si è svolta questo pomeriggio al PalaLevico la Conferenza provinciale per lo sport. Una riflessione complessiva sullo stato del movimento sportivo trentino alla presenza dell'assessore all’urbanistica, energia, trasporti, sport e aree protette Mattia Gottardi: "Un momento utile per interrogarci sulle necessità dello sport trentino – ha spiegato l'assessore Gottardi nel confermare la vicinanza non solo economica della Provincia al mondo sportivo -. Abbiamo la fortuna di avere un movimento invidiato dal resto d'Italia e il merito è di quanti si impegnano affinché lo sport sia parte importante della vita della comunità".

"In questo contesto - ha concluso l'assessore Gottardi - il rischio è quello dell'autocelebrazione, ma questa giornata nasce proprio per analizzare la situazione e delineare le linee di sviluppo futuro, migliorare quanto si può migliorare e fare autocritica su quanto non funziona e mettere in campo azioni per cercare di svettare nelle classifiche nazionali anche nei prossimi anni.
Per farlo è necessario coniugare gli aspetti di promozione, legati ai grandi eventi sportivi che si svolgono in Trentino e la prevenzione, lavorando con gli istituti scolastici e le famiglie per scongiurare l'abbandono".
Alla presenza di diverse autorità sportive, del presidente del Coni Trento Paola Mora, la quale ha sottolineato l'importanza di mettere a contatto le società sportive e gli istituti scolastici e del presidente del Cip Trento Massimo Bernardoni che ha sottolineato la necessità di un maggior numero di praticanti di sport paralimpici per migliorare la qualità della loro vita e di chi sta loro accanto, la serata si è aperta con le note del Minicoro di Rovereto. Dopo il slauto del sindaco di Levico Terme Giani Beretta e l'introduzione del dirigente del Dipartimento Artigianato, commercio, promozione sport e turismo Sergio Bettotti, sono iniziati i lavori con le relazioni riguardanti il lavoro di tre tavoli tecnici incentrati su altrettanti aspetti dello sport trentino: la riforma nazionale dello sport e il suo impatto, gli strumenti a disposizione della Provincia per la promozione e il sostegno allo sport e le buone pratiche di gestione sostenibile degli impianti sportivi locali, anche dopo le Olimpiadi e Paralimpiadi del prossimo anno. In seguito Riccardo Pasquali di Ptsclas Spa ha presentato i risultati dell'indagine "Trentino sport barometer". Dall'analisi è emerso che il Trentino si caratterizza per l'ampia offerta sportiva, la grandissima parte degli intervistati pratica sport tre volte alla settimana e 4 giovani su 10 svolgono due sport. Se il calcio va per la maggiore tra i maschi, per le femmine la pallavolo è affiancata dall'allenamento in palestra e dalla corsa. La passione è la motivazione più forte che spinge a praticare lo sport, seguita dal miglioramento del benessere e dal miglioramento della forma e dell'aspetto fisico. Chi ha smesso di praticare sport lo ha fatto per la difficoltà a conciliare lo studio, ha denunciato difficoltà di ambientamento, la sensazione di non essere portati alla disciplina sportiva svolta. Un elemento che potrebbe far cambiare loro idea potrebbe essere l'apertura di impianti vicini al luogo residenza, tariffe più economiche, ma anche una maggior comprensione da parte dei docenti.
Terminato anche questo intervento, sono stati presentati il progetto "Italia dei Giochi" dedicato alle associazioni sportive e il "Programma volontari" pensato per chi è intenzionato a candidarsi come volontario per i Giochi del 2026. Chiusura con il dialogo tra i campioni trentini tra cui Amos Mosaner, Silvia Fondriest, Orietta Bertò e Paolo Ioriatti.