Tali importi dovranno essere trasferiti per il 50% alle Province e ai Comuni interessati, prevedendo particolari condizioni per quelli rivieraschi.
"Queste sentenze - ha spiegato l'assessore a Enti locali e risorse Energetiche Massimo Sertori - dimostrano che Regione Lombardia ha agito correttamente entro i limiti consentiti dalla Costituzione. Il tema concessioni idroelettriche non è stato affrontato dal Governo per 20 anni generando una situazione di incertezza che non è positiva nè per le Regioni, nè per i territori, nè per gli stessi concessionari, che ha avviato l'Italia ad una procedura di infrazione".
"La legge nazionale varata nel 2018 - ha continuato - ha regionalizzato questa partita e, poco piu' di un anno dopo, Regione Lombardia ha adempiuto al compito di legiferare entro i termini previsti del 31 marzo 2020, consentendo tra l'altro all'Italia di mostrare alla Commissione Europea la capacità di rispondere alla procedura di infrazione".
"Il comparto idroelettrico è strategico nel contesto energetico nazionale e non puo' prescindere dai territori che ospitano le dighe e le centrali perché questa è una delle poche attività non delocalizzabili. Mi preoccupa invece che - ha sottolineato - l'attuale Governo stia meditando di ricentralizzare le competenze regionali in materia di energia e di ripristinare una situazione di stallo, che ingenerera' contenzioso con le Regioni e con i territori e che rischia di lasciare nelle sabbie mobili un comparto cosi strategico. E' necessario - ha concluso - attuare politiche di investimento a favore della produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, a beneficio dei territori. Su questo ribadisco la mia totale disponibilità al confronto con il Governo".
Attribuzione per territorio provinciale del canone aggiuntivo 2011-2020, per un totale complessivo di 59,6 milioni di euro:
- Provincia di Sondrio: 37,2 milioni di euro
- Provincia di Bergamo: 2,9 milioni di euro
- Provincia di Brescia: 6 milioni di euro
- Provincia di Lecco: 1,1 milioni di euro
- Citta' Metropolitana di Milano: 800.000 euro
- Provincia di Monza e Brianza: 1,1 milioni di euro
- Provincia di Como: 90.000 euro
- Regione Lombardia: 10,2 milioni di euro