-

Guerra dell'acqua, il TAR respinge Monno, Incudine e Vione

Vione - Ricorsi inammissibili, la competenza è del Tribunale Superiore delle acque pubbliche. Tre Comuni dell'Alta Valle Camonica - Monno, Incudine e Vione - hanno perso la prima battaglia per mantenere la loro autonomia nella gestione delle acque. I provvedimenti sono identici per tutti e tre i Comuni.


Tribunale aula - Gdv"Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia - sezione staccata di Brescia pronunciandosi definitivamente sul ricorso, lo dichiara inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice e dichiara la giurisdizione del Tribunale superiore delle acque pubbliche, avanti al quale il processo può essere riassunto con le modalità e i termini di cui all'art.

11 c.p.a", è la sentenza emessa dalla Prima sezione del TAR di Brescia, presieduta dal giudice Angelo Gabbricci, con Alessandra Tagliasacchi, primo referendario


I fatti hanno origine quattro anni fa quando iniziò l'avvio del ciclo idrico integrato e successivamente venne costituita la società Acque Bresciane. Il direttore dell'ufficio d'ambito di Brescia aveva avviato accertamenti e i Comuni di Monno, Incudine e Vione hanno subito fatto ricorso al Tribunale amministrativo di Brescia. L'obiettivo era mantenere l'autonomia, previsto tra l'altro nel testo unico ambientale e degli enti locali, con la possibilità di mantenere una gestione indipendente per i piccoli Comuni montani.


"Il ricorso - scrive il giudice Gabbricci - deve essere dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione". I tre Comuni potranno ora rivolgersi al Tribunale Superiore delle acque pubbliche oppure tornare sui propri passi e seguire la strada degli altri Comuni della Valle Camonica.

Ultimo aggiornamento: 06/05/2020 01:36:28
POTREBBE INTERESSARTI
ULTIME NOTIZIE