ll fatto che in questo edificio abbia avuto i natali nel 1892 il pittore futurista Fortunato Depero, il cui padre viveva nel castello in quanto dipendente dell'amministrazione austriaca, offre un ulteriore elemento d’interesse anche ai fini della sua futura valorizzazione.
Nella sua premessa, il consigliere di AGIRE per il Trentino, ricorda che la proprietà di Castel Malosco venne trasferita alla Provincia Autonoma di Trento con D. Lgs. 21 dicembre 1998, n. 495. Dopo il subentro nella proprietà, la Provincia è intervenuta sul maniero, in uno stato di generale abbandono dovuto all’assenza di un uso, con un primo intervento per bloccarne gli evidenti dissesti strutturali. L’importanza storica del complesso spinse la Soprintendenza per i beni architettonici ad avviare sin dal 2003 rilievi, studi e indagini finalizzati al recupero del castello.
Claudio Cia evidenzia che ad oggi "l’edificio si presenta in uno stato che lascia numerosi dubbi sulla sua stabilità strutturale, rendendo urgente e indispensabile un intervento per la conservazione del bene e la messa in sicurezza dell’area", considerando anche che proprio sotto al castello è collocata un’area destinata a verde pubblico.
Da qui la proposta di orgine del giorno collegata al bilancio provinciale, approvata trasversalmente da maggioranza e opposizione nell'aula del Consiglio.