Lago di Resia - Vento, nuvole e una leggerissima pioggia hanno accompagnato la 21.a edizione del Giro Lago di Resia, che si è tenuta oggi all’ombra del campanile sommerso di Curon Venosta, in Alto Adige. Erano 2000 gli atleti al via, con in testa i due grandi protagonisti di giornata, ovvero i tedeschi Claudia Weber e Thomas Wenning, che proprio al Giro Lago di Resia si sono giurati amore per la vita. I due, vestiti di tutto punto e con scarpe da ginnastica, lui con un classico vestito da cerimonia e lei con uno scintillante abito bianco, hanno rubato la scena fin dal loro arrivo in zona con fotografi, cameramen e giornalisti che li hanno ‘braccati’ accompagnandoli fino in griglia di partenza. Foto @Newspower.
Altri protagonisti, invece, sono arrivati dalla gara vera e propria con la vittoria tutta lombarda di Andrea Soffientini e Mara Ghidini, quest’ultima residente in Alto Adige da un paio d’anni. Podio maschile completato dagli altoatesini Markus Ploner e Peter Lanziner, con la ligure Margherita Cibei e l’altoatesina Lisa Leuprecht rispettivamente seconda e terza tra le donne.
Sono le 15.57 quando viene dato lo ‘start’ agli handbikers, veri e propri apripista della manifestazione, dopodichè è tempo per gridare ‘Viva gli sposi’, con Claudia e Thomas che partono e corrono verso il Municipio di Curon Venosta dove ad aspettarli ci sono parenti, amici e il sindaco Franz Prieth per unirli in matrimonio. Otto minuti per dirsi ‘sì’ davanti ai testimoni, firmare e darsi un bacio, poi via di nuovo a correre costeggiando il Lago di Resia. Non avranno segnato il record del mondo in gara, ma di sicuro si candidano per la cerimonia più veloce della storia in un autentico paradiso naturale. È la prima volta, fino a prova contraria, che due persone partono per una gara da fidanzati e tagliano il traguardo da marito e moglie, una splendida avventura conclusa tra due ali di folla, con il pubblico ad attenderli festanti sotto l’arco d’arrivo.
Poi c’è la gara che parte assieme agli sposi, ma vive di momenti tutti suoi: la fuga di Andrea Soffientini fa subito capire alla concorrenza che oggi non ce n’è per nessuno. Grande condizione e motivazione per il lombardo, che dopo l’edizione 2018 in cui arrivò secondo è venuto in Val Venosta per fare il colpo grosso, e ci è riuscito.