Lago di Tesero - Una passata di mano sulla spalla come a dire: “tutto troppo facile”. Jarl Magnus Riiber taglia il traguardo per primo anche oggi al Centro del Fondo di Lago di Tesero, ma è un successo di coppia, visto che il norvegese concorreva con il connazionale Joergen Graabak per il titolo della team sprint di Coppa del Mondo. Foto @Newspower.it.
Una competizione che ha rispettato i pronostici, assistendo alla cavalcata trionfale del duetto norvegese che già nelle gare individuali in Val di Fiemme aveva offerto prestazioni significative (due terzi posti per Graabak, un primo e un secondo posto per Riiber), coronando il tutto con la prova odierna: “Bello essere tornati al top – dice Riiber, - abbiamo dimostrato di essere i migliori e di aver fatto un buon lavoro. Credo che vinciamo perché siamo più intelligenti e ci concentriamo sui dettagli, non perché ci alleniamo più degli altri”. Secondi i tedeschi Fabian Riessle e Vinzenz Geiger distanziati di 43.8 secondi, con quest’ultimo a resistere alla ‘pressione’ di Austria II e Austria I. Ma i due team austriaci si sono fatti male da soli, iniziando a prendersi a male parole sul traguardo per un contatto ravvicinato poco prima della volata finale, che certamente non li ha aiutati a guadagnare qualcosa in più di un terzo e quarto posto. Terza posizione dunque per Lukas Greiderer e Martin Fritz.
Il team azzurro giunge invece 7° con la coppia Alessandro Pittin – Samuel Costa, partiti tredicesimi dopo la prima frazione: “Difficile fare meglio di quanto abbiamo fatto – dice Pittin, - però abbiamo sicuramente dato il massimo. Per rifarsi dei pessimi risultati di questi giorni avremmo dovuto fare molto di più, ma era fuori dalle nostre possibilità. Questo fine settimana abbiamo pagato troppo gli errori sul trampolino”. Per Costa il salto di oggi è stato il migliore del weekend: “Nel complesso sono contento della gara, anche nel fondo, anche se il secondo giro ho forse esagerato un po’ e ho pagato perdendo il finlandese, che per noi era un punto di riferimento”.
Ottavi “the legend” Eric Frenzel e il compagno di squadra Johannes Rydzek, mentre gli altri azzurri (Italia II) Lukas Runggaldier e Raffaele Buzzi terminano la team sprint in 14.a posizione: “Partivamo con molto ritardo ed è stato un lavoro difficile provare a ricucire” – afferma Lukas, Buzzi concorda: “Abbiamo recuperato abbastanza, anche se avremmo potuto essere più veloci se avessimo trovato il trenino giusto.