Val Martello - Prima delle tre giornate di IBU Cup di biathlon, oggi in Val Martello, con la Norvegia a mettere il primo sigillo d’oro grazie a Vebjoern Soerum che ha chiuso in solitaria la Supersprint. Chapeau anche alla svedese Ingela Andersson che, grazie ad un finale fulminante, ha bruciato le velleità della russa Pavlova. Foto @Newspower.
È stata una giornata da incorniciare per gli organizzatori della ASV Martello, che hanno riassettato lo stadio dopo il recupero di IBU Cup dello scorso weekend. Gara Supersprint con le qualifiche a scremare i migliori 30 tra i maschi e le femmine. Prima sorpresa l’esclusione di tutti gli azzurri, con Didier Bionaz out dalla finale per un soffio (31°) e gli altri oltre i primi 40: Chenal (43°), Zini (48°), Braunhofer (54°) e Giacomel (73°).
Il migliore in qualifica, e unico sempre a centro al poligono, il francese Emilien Claude, con l’atteso tedesco Schempp e Guigonnat alle sue spalle, atleti che ancora sperano in una convocazione ad Anterselva.
Partito col pettorale n. 9 Soerum ha faticato a farsi largo nel gruppone, tanto che il primo giro è transitato attardato rispetto all’ucraino Tyshchenko, velocissimo allo start.
Il norvegese al poligono è stato impeccabile, sempre a bersaglio senza errori sia nel tiro prono che in piedi. È uno specialista delle sprint, due ori mondiali junior la scorsa stagione, nuovo oro pochi giorni fa. È stato nel finale che ha trovato il guizzo vincente sul tedesco Schempp, atleta dal curriculum interessante e di grande esperienza. Il tedesco ha lasciato sul campo 8”2 e nel finale ha dovuto difendersi dal russo Kirill Streltsov, finito poco distante a 8”6.
La russa Pavlova era partita ben determinata e si è messa a condurre, con la svizzera Baserga alle calcagna, mentre la svedese Andersson faticava ad agganciare la coppia di testa. La gara si è decisa nell’ultimo giro.