Ad
Ad


Orsi e lupi in Trentino, attività e danni nel mese di luglio

lunedì, 10 agosto 2020

Passo Tonale – Nel mese di luglio si registrano danni per la presenza di orsi e lupi in Val di Sole e Paganella. La Provincia di Trento ha tracciato un bilancio sull’attività: per quanto riguarda gli orsi si sono registrati diversi eventi di danno per le più piccole entità (su ciliegi, susini, apiari, pollai), ma in qualche caso i danni hanno riguardato anche animali da reddito (ovicaprini, asini).

orso

AVVISTAMENTI DI ORSI – Alcune visite a cassonetti dell’umido o cestini dell’indifferenziato, in particolare in Val di Sole e, soprattutto, sull’altopiano della Paganella, dove è attivo un giovane orso particolarmente confidente, per il quale sono in atto azioni mirate alla cattura per dotarlo di radiocollare.
Nella relazione del servizio Foreste e Fauna della Proivincia si legge: “Le segnalazioni di avvistamenti relativi agli orsi sono state numerose, sia a seguito della visibilità, anche in orari diurni, di alcuni persone più confidenti della media, filmati e fotografati a margine del bosco o nei pressi di strutture antropiche (ristoranti, rifugi, baite situate in zone boscate della Val di Non, altopiano della Paganella, Val di Genova, Calino di Tenno e San Giovanni al Monte di Arco), sia, più in generale, anche e soprattutto a seguito del progressivo incremento di frequentazione antropica della montagna (da parte di residenti e di turisti) tipico dei mesi estivi.

In relazione a tali avvistamenti, il servizio Foreste and Fauna Sottolinea ancora una volta due aspetti da tenere particolarmente in considerazione: “Il primo – si legge nella relazione degli esperti della Provincia – riguarda la necessità di evitare che gli orsi siano attirati da cibo o rifiuti Si consiglia quindi a quanti utilizza le aree picnic, ai proprietari di baite e seconde case, ai gestori di rifugi e di bar e ristoranti situ in ambienti boscati, ai sindaci e in generale a chi in Trentino occidentale si occupa della gestione dei rifiuti, di fare in modo che cibo e rifiuti restino sempre al di fuori della portata degli orsi “. “Il secondo aspetto riguarda gli incontri ravvicinati – proseguono i Forestali della Provincia di Trento -. In caso di avvistamenti di orsi,

I CONSIGLI –  Più in generale, muovendosi a piedi o in bicicletta nell’ambiente di presenza degli orsi, si consiglia di farsi sentire per tempo, in modo da evitare incontri ravvicinati a sorpresa.

Qualora si verifichino, e in particolare qualora l’orso coinvolto manifesti agitazione o aggressività (ciò vale a maggior ragione per le femmine accompagnate da piccoli), è opportuno sforzarsi di mantenere la calma e retrocedere lentamente, o rimanere immobili. Vanno evitati atteggiamenti scomposti o minacciosi all’indirizzo di un orso che manifesti aggressività a seguito di un incontro a sorpresa.

LA FUGA DI M49 –  Il giorno 27 luglio, l’orso M49 è evaso per la seconda volta dal recinto di Casteler. L’animale è dotato di radiocollare ed è prevista la ricattura dello stesso. Nella notte tra il 28 e 29 luglio, infine, sul versante solandro del Peller è stata catturata e radiocollarata un’orsa matura accompagnata da tre cuccioli, in seguito identificata geneticamente da FEM come JJ4, l’orsa che il 22 giugno scorso ha ferito due persone sulla Montagna di Cles.

IL LUPO – Passando al lupo, in questo periodo dell’anno calano gli avvistamenti diretti ei rinvenimenti di indici di presenza o di fauna selvatica predata. Tuttavia, con l’arrivo del bestiame in alpeggio, in estate aumentano le predazioni su domestici: a luglio si è registrato un netto incremento degli eventi di danno.

In particolare, si sono registrate predazioni (soprattutto su patrimonio ovicaprino, ma anche in qualche caso a danno di asini e giovani bovini) in Valfloriana, sull’altopiano di Marcesina, sul Carega, in Val Cadino (Lagorai), al Passo Brocon, in Val dei Mocheni, in Valsugana, nel Primiero, in Val di Fassa, in Val di Sole; il caso più eclatante proviene da Trambileno, dove un gregge di pecore, inseguito da due lupi, si è ammassato in un canalone: ​​nel corso dell’evento è registrato la perdita di 45 capi ovini per ferite indirette dovute alla fuga.

Il rapido ritorno del lupo sull’intero territorio provinciale implica un crescente impegno da parte di tutti, amministrazioni, allevatori e hobbisti, nella custodia degli animali al pascolo più esposti alle predazioni (ovicaprini, bovini più giovani di quindici mesi, asini), in particolare nelle ore notturne.

In proposito si ricorda che, come già da molti anni avviene per l’orso, anche per il lupo è possibile richiedere all’Amministrazione provinciale opere di prevenzione (recinzioni elettrificate) in comodato d’uso gratuito, in alternativa il finanziamento per l’acquisto diretto dei materiali necessari alla costruzione delle recinzioni stesse, o di cani da guardiania appartenenti a razze idonee. Per quanto riguarda la lince B132, infine, non sono pervenute ulteriori segnalazioni nel mese di luglio.



© Gazzetta delle Valli - Testata registrata in tribunale, direttore responsabile Pierangelo Panzeri - P. IVA 03457250136