"Negli ultimi confronti sul territorio, utili per riflettere sul tema delle Autonomie Locali in Lombardia, è emerso quanto il ruolo della Provincia di Brescia sia fondamentale per supportare i Comuni, perno della riforma. In una Regione grande come quella lombarda è impossibile “abolire” le Province, quali enti di secondo livello intermedi, che sono il punto di riferimento dei Comuni.

La Provincia di Brescia è la prima in Italia per numero di abitanti, quasi 1, 3 milioni, è un'eccellenza per quanto produzione industriale e p.i.l. in agricoltura; ha più abitanti di sei regioni italiane. La sua vastità comprende pianura, valli, laghi, montagne, per quasi 5mila chilometri quadrati. Il nostro territorio non può essere paragonato ad altre Province lombarde: per i 206 Comuni che rappresenta è un punto di riferimento indispensabile, non solo nell’erogazione dei servizi, ma anche nella condivisione di progetti futuri. Ho recentemente consegnato a Maroni e a Nava il documento, condiviso con ACB, che contiene la proposta bresciana rispetto alla Riforma delle Autonomie Locali: considerato che i protagonisti della riforma sono i Comuni, è fondamentale che essi siano rappresentativi del territorio e diviene perciò strategica la creazione di Aree Omogenee; nella proposta bresciana le 5 Comunità Montane, punti di riferimento preziosi per i Comuni che rappresentano, in grado di erogare servizi, nella massima attenzione rispetto alle istanze che giungono dalle zone di montagna, formano già 5 aree omogenee. C’è poi Brescia con la Giunta dei Sindaci dell’hinterland a formare un’altra area omogenea.