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Trentino, contrastare la violenza assistita: il percorso formativo rivolto agli insegnanti

giovedì, 22 luglio 2021

Quando:
27 luglio 2021@13:40–14:40 Europe/Rome Fuso orario
2021-07-27T13:40:00+02:00
2021-07-27T14:40:00+02:00

“Per una scuola che promuove buone relazioni e contrasta qualsiasi forma di violenza”: un percorso formativo rivolto a dirigenti e docenti delle istituzioni scolastiche e formative provinciali e paritarie del Trentino, sia delle scuole primarie che secondarie di primo e secondo grado. Lo hanno promosso l’Assessorato alle Politiche Sociali (UMSE sviluppo rete dei servizi – Ufficio Pari opportunità e inclusione e Servizio politiche sociali – Ufficio Età evolutiva, genitorialità e centro per l’infanzia) e l’Assessorato all’Istruzione per il prossimo autunno, coinvolgendo da un lato IPRASE, punto di riferimento per l’aggiornamento e la formazione continua del personale scolastico delle scuole trentine, per la progettazione, e dall’altro tsm – Trentino School of Management che ha messo a disposizione la sua esperienza nella progettazione e gestione di progetti formativi.
Oggi si è tenuta la conferenza stampa di presentazione con gli assessori alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana e all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti e la dirigente dell’UMSE sviluppo rete dei servizi Miriana Detti, nonché per Iprase il direttore Luciano Covi e per tsm – Trentino School of Management la direttrice generale Paola Borz.

“I bambini, gli adolescenti, tutti loro hanno il diritto di essere protetti da qualsiasi forma di violenza; essa, in tutte le sue forme danneggia la salute fisica e psichica del minore, i suoi diritti fondamentali e il suo futuro sviluppo, come singolo e come società – sono state le parole dell’assessore Segnana -. Il percorso che abbiamo promosso congiuntamente con l’Assessorato all’Istruzione va in questa direzione, vuole rappresentare un intervento formativo importante per promuovere nella scuola l’acquisizione di competenze psico-pedagogiche e di pratiche educative in funzione della prevenzione e del contrasto di qualsiasi forma di violenza familiare, diretta o assistita. L’idea – ha aggiunto l’assessore Segnana – ha preso avvio nel 2019 dopo che avevo partecipato ad una giornata di formazione specifica organizzata dai Pediatri di famiglia. Da lì abbiamo cominciato a ragionare con l’Assessorato all’Istruzione per attivare un corso che coinvolgesse il mondo della scuola. Il percorso è stato rallentato, inevitabilmente, dalla pandemia, ma adesso siamo pronti a partire”.
“La scuola è stata individuata osservatore privilegiato dei segnali di disagio degli studenti ed è quindi chiamata ad esercitare questo suo ruolo in un’azione sinergica con gli altri soggetti del territorio, istituzioni, forze dell’ordine, enti, associazioni – ha commentato l’assessore Bisesti -, diventando realtà attiva, preparata a riconoscere le difficoltà e a mettere in atto processi e azioni di contrasto e di prevenzione. Il percorso aiuterà gli insegnanti ad acquisire strumenti e competenze adatti a sostenerli nell’individuare situazioni di sofferenza, nell’attivare processi di intervento e nell’approntare azioni educative che incentivino l’acquisizione di competenze sociali e civiche”.
“Negli ultimi anni – ha aggiunto il direttore di Iprase Covi – le istituzioni scolastica e formative e, in generale, l’intero sistema educativo provinciale – hanno dedicato un’attenzione crescente ai temi della violenza, ampliando progressivamente il proprio bagaglio di competenze anche grazie a un lavoro coordinato con le altre istituzioni del territorio”.
Di un progetto frutto di un lavoro congiunto con Provincia e Iprase ha parlato quindi la direttrice di tsm Borz: “Iprase e tsm sono due ‘scuole’ con destinatari diversi ma che condividono lo stesso dna – sono state le sue conclusioni – e la medesima voglia di lavorare per lo sviluppo del territorio trentino, mettendo a fattor comune le proprie competenze”.
“I dati relativi ai fenomeni di violenza assistita, che in particolare coinvolgono dei minori, sono purtroppo in crescita – ha concluso la dirigente Detti -. La necessità di intercettare questo problema attraverso il ruolo strategico della scuola e degli insegnanti è il motore di questo percorso formativo, frutto di una importante collaborazione con Iprase e Tsm, che segna un ulteriore passo nelle azioni di contrasto alla violenza di genere e assistita”. Miriana Detti ha quindi ripercorso i contenuti dell’attività formativa, che affronterà le seguenti tematiche: comprendere la violenza e riconoscerne le tracce nella scuola, definizione di violenza di genere e di violenza assistita, gli effetti della violenza sulla genitorialità paterna e materna, l’emersione della violenza assistita in ambito educativo, la scuola come “anello attivo” della rete di protezione e intervento nelle situazioni di violenza, la normativa nazionale e provinciale, la rete istituzionale e dei servizi presente nel territorio trentino, il ruolo del servizio sociale nell’accompagnare le situazioni di violenza di genere e assistita, le possibili azioni e strategie di intervento, l’importanza della prevenzione di ogni forma di violenza, la gestione della classe da parte dell’insegnante per promuovere una cultura dell’accettazione di sé e della valorizzazione della diversità e della complessità, la gestione dei conflitti relazionali.
Il corso prenderà avvio nel mese di ottobre e coinvolgerà i partecipanti in sei momenti formativi da due ore ciascuno.
Sulle piattaforme degli enti organizzatori verranno comunicati prossimamente i tempi e le modalità di iscrizione.



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