Val Rendena - Sono stati consegnati in questi giorni da parte del Servizio Tecnico della Comunità delle Giudicarie i lavori di messa in sicurezza dell’attraversamento del centro abitato di Javrè, caratterizzato dalla “nota” strettoia che rende pericoloso e rallenta il traffico destinato alla Val Rendena.
Questa prima opera, pianificata anche attraverso una stretta sinergia tra la Comunità delle Giudicarie e il Comune di Porte di Rendena, è compresa nell’elenco definito dall’accordo di programma per il miglioramento della viabilità nel territorio giudicariese, stipulato tra Comunità stessa e la Provincia Autonoma di Trento nell’ottobre 2017. Tale protocollo prevede un elenco di undici opere per un totale complessivo di oltre 11 milioni di euro per rendere più sicuro e scorrevole il traffico in Giudicarie, finanziate in quota parte da Comunità, Consorzi BIM, Provincia e Comuni. Per quanto riguarda la Val Rendena, in particolare, sono previsti i seguenti lavori: la realizzazione della rotatoria a Madonna di Campiglio, l’allargamento del ponte sul Sarca di Nambrone, la messa in sicurezza della parete rocciosa e del ponte S. Nicolò di Carisolo, la messa in sicurezza dell’attraversamento dei centri abitati di Pinzolo e Vigo Rendena. L’accordo prevede inoltre che la progettazione e la successiva realizzazione di questi lavori sia seguita in parte dai competenti uffici della Comunità e in parte da quelli della Provincia.
Per quanto riguarda l’attraversamento dell’abitato di Javrè, scarsa visibilità, restringimento della carreggiata, marcata irregolarità planimetrica stradale e mancanza di percorsi pedonali sono, in sintesi, le principali criticità che si cerca, per quanto possibile, di risolvere, o per lo meno di attenuare, con l’intervento in progetto.
L’intervento principale consiste nella demolizione dell’edificio identificato dalla p.ed. 112, che di fatto allo stato attuale invade con il proprio sedime la carreggiata stradale. L’abbattimento dell’immobile, che versa in uno stato di abbandono e degrado, è propedeutica alla messa in sicurezza della viabilità, perché permetterà di rettificare l’andamento planimetrico, migliorare la visibilità, ampliare la sede stradale e allontanarla dalla cortina edilizia ad est creando a ridosso di quest’ultima una fascia di protezione, fruibile anche come percorso pedonale, che sarà rialzato di 15 cm rispetto al livello stradale per evitarne l’invasione da parte dei veicoli.
Nello specifico, il tratto di strada interessato dai lavori è di 100 metri, il raggio di curvatura esterno risulterà pari a 50 metri, in luogo degli attuali 65; ciò permette di raccordare i due rettifili spingendo la sede stradale verso ovest. La demolizione della p.ed.