Ipotesi remota, fatto difficile da immaginare ora? Pensiamo ad una quarantena e ad un blocco di Polonia e Romania ad esempio che si protragga fino al primo autunno e chiediamo un opinime di possibili scenari al comparto delle mele, allora!
Ma qui, potrebbe collocarsi una nostra proposta relativa ad una rapida riconversione dell'impiego del sistema di sostegno al lavoro della Provincia. Esiste già ed è particolarmente apprezzabile lo sforzo dell'Agenzia del lavoro di ricollocare in questo settore alcuni richiedenti impiego. Purtroppo però i numeri degli interessati hanno per ora dato scarsa soddisfazione perché come abbiamo avuto già modo di osservare le persone disponibili a questo tipo di attività rispetto alle richieste anche solo ordinarie del settore si trovano in una condizione di pietosa sproporzione negativa.
A questo punto, le squadre del Progettone, bloccate da questa quarantena, potrebbero - su base volontaria degli aderenti - dare propria disponibilità per effettuare lavori in agricoltura. Tra l'altro in questo settore, rispetto ad attività al coperto o al chiuso, risulta più agevole rispettare standard di sicurezza quali distanza, pulizia dell'area e scarsi contatti personali inferiori al metro di distanza.
Il progetto e la realizzazione di questa proposta amministrativa potrebbero avvenire attraverso il raccordo offerto dalle sigle sindacali agricole costruendo anche una compartecipazione finanziaria anche solo parziale da parte delle aziende agricole stesse ampliando il plafond di possibili aderenti. Le maglie della rete delle assunzioni in questi anni si sono infatti rese più strette dalle difficoltà economiche della PAT ma proprio attraverso la ipotetica compartecipazione provata potrebbero almeno transitoriamente allargarsi.
Siamo consci che questa operazione potrebbe configurarsi quale vero e proprio aiuto economico alle imprese che andrebbe incontro ai limiti relativi alla normativa europea sugli aiuti di Stato. Siamo altresì convinti che in questo periodo Bruxelles possa trovarsi in una condizione "di manica larga" rispetto alle richieste delle amministrazioni locali e dunque potrebbe risultare più probabile poter contare su risposte positive e tendenzialmente rapide di una deroga a questo regime.
Tutto ciò premesso,
il Consiglio della Provincia autonoma di Trento impegna la Giunta:
ad attivarsi per sviluppare dal punto di vista tecnico e giuridico per un progetto di fattibilità e successiva attivazione della proposta in premessa".