Il delicato ecosistema del lago, già messo a dura prova da una caotica urbanizzazione, verrebbe ulteriormente compromesso.
Il maxiparcheggio è in contrasto anche con i contenuti del Piano di Ripresa (PNRR) approvato dal Governo, che spinge in direzione di una transizione ecologica con lo sviluppo della mobilità sostenibile e il contenimento delle emissioni di gas serra prodotti dalle automobili.
L’intervento rischia di sconvolgere il traffico in pieno centro e di modificare in peggio la vita del paese, già stretto tra la montagna e il lago.
Sulzano sta pagando a caro prezzo l’essere, di fatto, non una meta da visitare con il suo fantastico retroterra (San Fermo, Nistisino, Santa Maria,Valeriana), ma un parcheggio per Monteisola con visitatori quasi solo giornalieri "mordi e fuggi". Il contrario della filosofia che oggi stanno adottando i paesi europei, basata su un turismo lento, poco invasivo, con spostamenti per lo più in bicicletta, a piedi e in treno.
Il parcheggio è parzialmente finanziato dalla Regione: il suo costo è di 2.700.000 euro, a cui vanno sommati gli 800.000 euro della nuova fermata del bus e di due rotatorie per l'aumento del traffico. Un totale di 3.500.000 euro: con un finanziamento regionale di 2.900.000 euro, ne restano da pagare 721.000 che verosimilmente verranno reperiti con l'aumento delle tasse comunali e con i ricavi dei nuovi parcheggi. Sorge spontanea una domanda: perché un parcheggio che serve a Monteisola deve essere pagato dai sulzanesi?
I nuovi posti auto sono 107, per un costo medio di 27.121 euro l’uno (33.841 euro conteggiando anche la fermata bus), più del doppio del prezzo di mercato di un garage vero e proprio. Sulzano dispone di ben 1.200 parcheggi, 665 pubblici e 535 privati. Un centinaio di nuovi stalli nel centro del paese non risolverà i picchi di traffico del sabato e della domenica, anzi aumenterà la congestione, quindi il disagio per i cittadini", spiega Dario Balotta (nella foto), presidente del circolo Legambiente Basso Sebino.