Purtroppo però, gran parte delle nostre proposte sono cadute nel vuoto, anzi, probabilmente sono finite in fondo a quel “pozzo” che siamo accusati di aver avvelenato.
Preso atto di questo, da buoni “cespugli” come veniamo appellati, abbiamo iniziato a lavorare nel sottobosco, ma non nel modo che ci viene imputato, perché quel sottobosco è stato generoso e ci ha dato molti piccoli frutti: 16 videoconferenze ci hanno permesso di produrre interventi (documentati sulle nostre pagine social) su temi economici, sul sociale, sulla scuola, proposte per la ripresa e in questi frangenti ci siamo interfacciati con esercenti, professionisti e docenti.
Ma attenzione, perché nel sottobosco si aggirano anche le serpi! Noi non ne abbiamo viste nel nostro gruppo, ma abbiamo visto serpeggiare perplessità in merito alla coalizione e al suo candidato. Era quindi doveroso da parte nostra convocare un incontro (se il candidato sindaco ne ha convocato uno come riferisce, noi non ne siamo stati messi al corrente) per confrontarsi su questi temi, che siamo stati ben attenti a non far uscire pubblicamente prima di questo incontro.
L’epilogo è noto, arrivato in una videoconferenza dove noi di AGIRE per il Trentino eravamo collegati tranquillamente ognuno da casa propria, mentre tutti gli altri rappresentati erano schierati insieme in una sede di partito. Un confronto schietto, dove ognuno ha espresso il proprio pensiero in maniera corretta e pacata, pur nelle diversità di opinione. Il confronto però si è bruscamente interrotto con l’arrivo del candidato sindaco, che nei toni e nelle espressioni è stato ben lontano dallo stile della persona mite e moderata che avevamo conosciuto, causando la rottura di quell’equilibrio che esisteva all’interno della coalizione della città capoluogo in suo sostegno.
Il nostro percorso continuerà a livello provinciale all’interno della coalizione di centrodestra che abbiamo contribuito a costruire, con lealtà e propositività. Maggiori difficoltà ci saranno a livello comunale, dove probabilmente ci sono stati errori da parte di tutti, portando ad una situazione dalla quale nessuno esce vincitore. L’importante è uscirne dignitosamente e noi lo faremo senza utilizzare termini ingiuriosi come quelli che ci sono stati rivolti.
Se possiamo essere lieti di qualcosa, è che la coalizione cittadina che sostiene il candidato sindaco abbia trovato compattezza di fronte alle nostre perplessità, avendo prontamente buttato – probabilmente in fondo a quel “pozzo” - quelle espresse anche da altri rappresentanti politici non certo di secondo piano negli scorsi giorni".