Trento - Non è tempo di tagliare i sostegni per ricerca e innovazione. E' la richiesta di Cgil Cisl Uil del Trentino: la Giunta provinciale sospenda la revisione della legge 6 fino all’approvazione del Recovery Plan ed elimini il divieto di cumulabilità tra incentivi statali e provinciali.
Ne sono convinti i sindacati che per questa ragione chiedono che la revisione dei criteri della legge provinciale 6 – quella che disciplina i contributi alle aziende - sia sospesa fino all’approvazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza che avrà importanti dotazioni finanziarie da investire nelle politiche di innovazione, ed in particolare nella transizione ecologica e digitale.
“Abbiamo l’opportunità di migliorare e rendere più efficaci le nostre politiche industriali. Concentrarsi oggi su una logica di mera riduzione degli stanziamenti pubblici sarebbe pericoloso per la capacità di ripresa e innovazione del nostro tessuto economico - fanno notare i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Quanto venne definito nel Forum della Ricerca, in merito a questi temi, resta importante ma la previsione di un taglio dei livelli di agevolazione è purtroppo stata superato dai fatti. Il Covid non ha solo ridotto le capacità di investimento privato, ma anche accelerato i processi di trasformazione economica e ampliato la competizione.