Bormio (Sondrio) - La
Guardia di
Finanza di
Sondrio ha celebrato oggi il
250° anniversario della sua Fondazione con una cerimonia a
Bormio presso la sala congressi, alla presenza del sottosegretario di Stato per l’Economia e le Finanze, onorevole
Federico Freni e le massime autorità istituzionali della Provincia.
Un pensiero riconoscente è stato rivolto dal comanandante provinciale di Sondrio,
colonnello Giuseppe Cavallaro, ai nostri tre ragazzi del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza - appuntato
Luca Piani, finanziere
Simone Giacomelli e finanziere
Alessandro Pozzi - recentemente scomparsi a causa di un tragico evento in Valmasino, mentre si addestravano con professionalità e passione al meglio di loro stessi per essere sempre al servizio di tutti.

Una Istituzione fatta innanzitutto di uomini che la Costituzione e le leggi dello Stato hanno voluto al servizio della collettività, dei bisogni di tutti, del vivere civile, del nostro Paese. Nata come
polizia doganale, la
Guardia di Finanza ha saputo crescere e rinnovarsi nel tempo divenendo una moderna Forza di polizia economico finanziaria impegnata a contrastare le molteplici forme di illegalità affiancando alla tradizionale lotta all’evasione, alle frodi fiscali ed al contrabbando, il contrasto all’illecita distrazione di finanziamenti pubblici nazionali e comunitari ed alle penetrazioni delle organizzazioni criminali nel tessuto produttivo e nei circuiti finanziari anche internazionali a sostegno del percorso di crescita sostenibile e duraturo dell’economia del paese.
In tale contesto la missione istituzionale che caratterizza la
Guardia di Finanza in questo arco temporale è duplice. Da un lato agire sul piano della prevenzione con la tempestiva individuazione degli elementi sintomatici della commissione degli illeciti economico finanziari impedendo la realizzazione di ulteriori violazioni ed incentivando una maggiore tax compliance. Dall’altro intervenire per reprimere le espressioni più virulente e insidiose dell’illegalità economico finanziaria in sinergia con gli organi della giustizia ordinaria, europea e contabile, aggredendone sia il modello di funzionamento sia la capacità di accumulazione dei capitali illeciti utilizzando i poteri e le competenze riconosciute al Corpo e facendo leva su tutte le dotazioni tecnologiche in uso ai Reparti.
Di fronte a tali prospettive la Guardia di Finanza di Sondrio ha conseguito in questo ultimo periodo positivi risultati nei tre obiettivi strategici del contrasto all’evasione, lotta agli illeciti in materia di spesa pubblica, contrasto alla criminalità economica e finanziaria senza tralasciare il concorso alla sicurezza del paese.
GDF: IMPEGNO “A TUTTO CAMPO” CONTRO LA CRIMINALITA' A TUTELA DI CITTADINI E IMPRESE
Nel 2023 e nei primi cinque mesi del 2024, i finanzieri del Comando Provinciale di Sondrio hanno eseguito
322 interventi ispettivi e
238 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile per contrastare gli illeciti economico finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela delle famiglie e delle imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse pubbliche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
CONTRASTO DELLE FRODI E DELL’EVASIONE FISCALE
Le attività ispettive hanno consentito di individuare
74 evasori totali, ossia esercenti di attività di impresa o di lavoro autonomo completamente
sconosciuti al
fisco che hanno nascosto un reddito imponibile di oltre
35,5 milioni di
euro ed
Iva e per oltre
6,3 milioni di euro. Sono stati verbalizzati 47 datori di lavoro per avere impiegato 247 lavoratori “in nero” o irregolari, principalmente nei settori della ristorazione, alberghiero e della logistica.
Scoperti inoltre
13 casi di
evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili ad aziende estero vestite e a residenze fiscali fittizie con oltre 4,8 milioni di euro recuperati a tassazione.
I soggetti denunciati per
reati tributari sono
58. Il valore dei beni sequestrati o proposti per il sequestro quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di circa 18 milioni di euro. All’esito di indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria sono state accertate frodi per oltre 800 mila euro in materia di crediti di imposta ad elevato rischio fiscale. L’ammontare dei beni costituenti profitto dell’evasione e delle frodi fiscali proposti per il sequestro è di oltre 16 milioni di euro mentre oltre 2 milioni di euro sono quelli sequestrati.