La classifica di Coppa vede Atherton e Seagrave prima e seconda rispettivamente con 776 e 676 punti dopo aver sopravanzato la precedente leader Nicole ferma a 610.
Alle 13:30 scatta la gara Elite Men con l’italiano Loris Revelli che per primo aggredisce la Black Snake della Val di Sole (34° assoluto, il nostro migliore portacolori davanti a Johannes Von Klebelsberg, 38°). Le condizioni dello sfidante tracciato sono completamente diverse dal giorno precedente, asciugandosi con il passaggio dei 66 atleti al via. Come l’anno passato, la gara si è animata con la run del britannico Adam Brayton, di nuovo autore di un ottimo crono che lo manterrà a lungo sulla hot seat (3:43:199, 13° assoluto). Sarà battuto dalle discese di altre due sorprese di giornata, i francesi Baptiste Pierron e Benoit Coulanges (rispettivamente 12° e 11° alla fine).
Da questo momento in poi la gara si infiamma con le discese del britannico Reece Wilson e del francese Thomas Estaque, il primo a scendere sotto il muro dei 3 minuti e 40 secondi (3:39:54). Grandi interpreti della Downhill moderna non riuscivano a fare meglio di lui, come il dolorante Aaron Gwin, Finn Iles, Brook MacDonald e Troy Brosnan (rispettivamente 31°, 8°, 9° e 6°). Il campione del mondo 2017 Loic Bruni sembrava l’unico a poter battere Estaque ma una caduta lo poneva fuori dai giochi (sarà 28° alla fine). Le discese degli ultimi cinque atleti portavano l’adrenalina a mille.
L’ottimo tempo della sorpresa Estaque sarà battuto prima dal britannico Laurie Greenland, già medaglia d’argento ai Mondiali della Val di Sole 2016 (3:37:312). Il transalpino Loris Vergier purtroppo cadeva nella prima parte chiudendo attardato (45°), poi l’altro britannico Danny Hart, oro in Val di Sole nel 2016, faceva segnare i migliori riferimenti nei primi tre split cedendo però nel finale, a poco più di un decimo dal connazionale. Mancava solo il leader di Coppa, il francese Amaury Pierron che, con una run in crescendo (fino al terzo intertempo era dietro a Greenland), confermava di essere passato definitivamente dal ruolo di sorpresa – exploit sulla Black Snake nel 2017 con il secondo gradino del podio – a quello di protagonista assoluto, vincendo con questa la terza gara di fila, con l’eccellente crono di 3:36:788. In Coppa allunga a 753 punti, segue Greenland (491) che scavalca Brosnan e Gwin (488 e 481), quinto è Danny Hart (451).