L’orsa JJ4 era accompagnata da 3 'cuccioloni' autosufficienti di 35-40 chilogrammi di peso: hanno due anni di vita e sono in fase di svezzamento. Si sono allontanati autonomamente dall’area dopo la cattura della madre. La sua identità è stata confermata dalle marche auricolari.
Negli scorsi giorni l’animale adulto aveva dato evidenti segnali di aggressività, distruggendo le fototrappole distribuite sul territorio dai forestali per monitorare i suoi spostamenti. L’operazione si si è dunque dimostrata particolarmente delicata per garantire la sicurezza degli operatori.
Il presidente Fugatti ha ricordato come nel pomeriggio di ieri siano stati consegnati al Tar di Trento i documenti richiesti nel decreto: “L’auspicio è che il Tribunale amministrativo possa pronunciarsi prima dell’11 maggio. Quando ci sarà concesso di intervenire, procederemo con l’abbattimento”.
Secondo quanto riferito dal presidente Fugatti e dall'assessore Zanotelli si effettuerà l’eutanasia.
A mezzogiorno si riunirà al Commissariato del Governo il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. Si discuteranno le procedure per il prossimo abbattimento di MJ5 (l’animale che ha ferito un uomo in Val di Rabbi il 5 marzo scorso) su cui Ispra si è già espressa favorevolmente e M62, su cui è atteso un pronunciamento.
Ecco come è organizzata l'area del Casteller che ospita JJ4
L'area del Casteller - che dalla scorsa notte ospita l'orsa JJ4 - è inserita nel Centro faunistico di proprietà dell'Amministrazione provinciale, sulla collina a sud di Trento. Si tratta di una struttura costruita per l'accoglienza provvisoria di esemplari di orso e non per la captivazione permanente, destinata al recupero di animali feriti, ad esempio a seguito di incidenti stradali. Qui è attualmente presente anche l'orso M49, con il quale JJ4 non ha comunque alcun contatto. I due animali vengono alimentati con frutta e verdura.
L'orsa – che secondo una stima dei veterinari pesa circa 150 chili - è in buone condizioni di salute e ha già preso confidenza con il settore a lei riservato all'interno dell'area. Tutto attorno, una rete elettrificata alta tra i 3,5 e i 4 metri.
Realizzata nel 2008 con la consulenza dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica e la condivisione - anche finanziaria - del Ministero dell’Ambiente, la struttura del Casteller è ampia circa 8.000 metri quadri. Si tratta di un’area di bosco e prato, opportunamente recintati, che comprendono anche tre stagni artificiali. Come detto è stata progettata per svolgere la funzione di ricovero per gli orsi che dovessero necessitare di cure o di riabilitazione. Per questo, è presente anche un locale che funge da ambulatorio veterinario. In totale possono essere ospitati fino a tre plantigradi, ad ognuno dei quali è riservata una tana.