E informa che è stato interrotto per giusta causa il rapporto di collaborazione con il direttore Luciano Tranquillini.
"Nella prossima assemblea di bilancio di metà dicembre – conclude Saiani – forniremo tutti i dati economici dettagliati e daremo informazioni anche riguardo la rete commerciale. Intanto possiamo anticipare che la redditività dei soci deriva per la stragrande maggioranza dal vino conferito a Cavit. L’enoteca si conferma un importante veicolo di promozione territoriale, che dà lustro alla cantina e ne migliora l’immagine esterna". All’ex direttore sono state imputate irregolarità nella gestione dell’inventario delle giacenze della cantina per oltre due mila ettolitri di vino generico non ancora classificato.
Tranquillini però ha impugnato il provvedimento di licenziamento e si è rifiutato di sottoscrivere la risoluzione consensuale del rapporto. Lo stesso replica di non essere responsabile degli addebiti.