Infatti, fino ad aprile, le denunce sono state ben 178, invece, a partire da maggio, e cioè quando la campagna vaccinale ha coinvolto la maggior parte dei lavoratori, si sono registrate soltanto 17 denunce.
Procedendo, inoltre, ad analizzare i numeri delle denunce di infortunio, al netto di quelle da covid, vediamo che i numeri, riferiti ai primi 9 mesi degli anni 2020 e 2021, vedono una situazione di sostanziale stabilità seppur con un leggero incremento nel 2021 di circa 40 denunce. Un altro dato da considerare è quello che vede il calo degli infortuni mortali, nei primi 9 mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020, di 5 unità, infatti, dai 7 morti registrati nel 2020 si passa ai 2 ascrivibili al corrente anno. Anche in riferimento agli infortuni mortali, purtroppo, il covid ha fatto la sua parte nel 2020, infatti, 3 dei 7 infortuni mortali registrati nel 2020 sono stati causati dal covid, invece, nell'anno 2021 non si sono registrati infortuni mortali causati dal covid.
Un'altra interssante analisi può essere quella relativa al raffronto degli infortuni denunciati nei primi 9 mesi dell'anno in corso, escludendo quelli riferiti al covid,con quelli dello stesso periodo di 2 anni addietro, ossia del 2019 quando il covid era sconosciuto. Detta analisi evidenzia una diminuzione netta nel 2021 di circa un terzo degli infortuni denunciati. Infatti, nei primi 9 mesi del 2019 gli infortuni denunciati erano 1734, a fronte dei 1199 rilevati nello stesso periodo del corrente anno. Una forte diminuzione degli infortuni che, però, è strettamente legata al decremento delle ore lavorative causato dalla pandemia e che, purtroppo, ci spinge alla solita e triste considerazione che, troppo spesso, il calo del numero degli infortuni è inevitabilmente collegato alla diminuzione del lavoro", il commento del referente CISL Sondrio, Salute e Sicurezza sul Lavoro, Michele Fedele.