Trento - Il Consiglio provinciale ha approvato poco prima delle 19 il disegno di legge di riforma della promozione turistica, con 20 sì e 12 astensioni. Il ddl 53/XVI diventa legge con accoglimento anche di diversi emendamenti presentati da consiglieri di minoranza, in particolare agli articoli 5, 7 e 9. Non si è invece votato sul disegno di legge di minoranza n. 16/XVI, "Modificazioni della legge provinciale sulla promozione turistica 2002": il proponente ha deciso di sospenderlo.
GLI ULTIMI EMENDAMENTI DI GIUNTA
Il presidente della Provincia ha proposto oggi pomeriggio due emendamenti fuori termine e anche fuori oggetto rispetto al ddl 53/XVI: si tratta di norme urgenti, l’una concepita per evitare che lo Stato impugni la recente legge provinciale sul punto delle regole per gli appalti in tempo di Covid-19, l’altra per rendere inequivoca la formulazione di un articolo della l.p. 3/2020 in materia edilizia. Se n’è dibattuto in Conferenza dei capigruppo, soprattutto attorno al numero di firme di capigruppo richieste secondo prassi per validare emendamenti in extremis di questo tipo.
Il presidente del Consiglio ha ammesso il primo emendamento (poi approvato in aula) sulla scorta di 4 firme di capigruppo di maggioranza e 3 di minoranza. Ha invece respinto il secondo emendamento per carenza di firme.
LE POSIZIONI SUL DDL 53/XVI
La maggioranza:
- Anzitutto un elogio al nostro assessore al turismo, anche se forse potevamo varare un testo più coraggioso. Una rettifica alla stampa: non saranno certo 70 mila gli alloggi che l’assestamento di bilancio sbloccherà come appartamenti per vacanze. Sulla tassa di soggiorno: inizialmente spaventò gli albergatori, oggi siamo d’accordo che consente di dare forti vantaggi ai clienti. Le card: in val di Sole la prima, un’ottima esperienza.
– Grazie alla vasta platea di soggetti che ha partecipato alla costruzione di questa legge, fondata sulla centralità del turista e sulla targetizzazione del prodotto in base alle esigenze del cliente. I tanti incontri sui territori non hanno fatto emergere tutte le criticità che certa minoranza consiliare ha voluto delineare.
Le minoranze:
- Il partito anti-tasse eleva l’imposta di soggiorno. Il partito anti-fusioni tra Comuni propone di fondere le Apt. Il partito nemico delle Comunità di valle propone i livelli intermedi nel turismo. Poi vara nel periodo più sbagliato una legge gattopardesca, perché alla fine non cambia quasi niente, non il numero di Apt. L’assessore doveva lavorare dal basso verso l’alto, non partire con numeri di Apt calati ascoltando solo qualche voce interessata. Trovo corretta l’istanza di garantire partecipazione e connessione territoriale, noi l’abbiamo coltivata delineando i tavoli di prodotto nel nostro ddl, molto diverso da questa legge.
- Riconosciamo lo sforzo della Giunta di ragionare con noi sulle aree territoriali. La legge però non è la nostra, riorganizza la promozione ma non cambia il turismo trentino e non dà risorse finanziarie.
– Mi asterrò. In questa legge ci sono aspetti molto positivi: cappello della Marketing, cliente al centro, aziende di promozione privatistiche, obiettivo qualità del prodotto. La vera scommessa sono le Ata, che devono lavorare non a fare il prodotto, ma a sviluppare il dialogo tra territori. Sugli ambiti: 11 secondo me andavano bene. La paura: nel 2021 le risorse private saranno molto scarse, sarà dura alimentare le Apt.
– Sono stati recepiti positivamente alcuni miei emendamenti, ad esempio alcuni che miravano ad attenuare l’impatto ambientale e sociale del turismo nelle nostre valli.
L’assessore proponente: grazie a tutta l’aula, anche allo sforzo collaborativo della minoranza.
ESAME DELL’ARTICOLATO.
Articolo 5 sui livelli di governo del marketing turistico.
- Gli stanziamenti per la promozione turistica vengono tagliati e non si intravvedono strumenti di sostegno al settore più colpito dalla crisi.