Trento - Al Castello del Buonconsiglio da sabato 2 dicembre al 5 maggio 2024 - orario 9.30-17 - chiuso i lunedì non festivi e il 25 dicembre, il 1 gennaio apertura 10 - 17 la mostra intitolata “Museo Anno Zero. Opere Recuperate 1919-1923” curata da Laura Dal Prà e Claudio Strocchi. Inaugurazione oggi - 1 dicembre - alle 17.
La mostra intitolata “Museo Anno Zero. Opere Recuperate 1919-1923” curata da Laura Dal Prà e Claudio Strocchi, intende presentare all’attenzione del pubblico un’accurata selezione di questo variegato patrimonio culturale riportato nella sua terra d’origine dopo una lunga fase di dispersione innescata da precise ragioni d’ordine storico e culturale. Grazie all’opportunità di osservare una significativa rappresentanza di testimonianze documentarie e figurative nelle sale del Castello del Buonconsiglio, negli stessi anni oggetto di una frenetica attività di recupero dell’edificio, i visitatori potranno scoprire un capitolo poco conosciuto della nostra storia e riconsiderare il passato con i corretti strumenti critici. Proprio in virtù delle tematiche affrontate la mostra viene a costituirsi quale prima ‘tappa di avvicinamento’ all’articolata programmazione delle iniziative volte a celebrare il Centenario del museo nel 2024, dal momento che un’importante quota del materiale rivendicato da Giuseppe Gerola confluì poi stabilmente nelle raccolte destinate all’erigendo Museo Nazionale – inaugurato il 27 aprile 1924 –, ora conosciuto con l’attuale denominazione di Castello del Buonconsiglio. Monumenti e collezioni provinciali: un avvenimento fondamentale per la configurazione dell’attuale patrimonio culturale conservato e valorizzato nel nostro territorio, che tra l’altro coincide nel corrente anno con l’altrettanto importante ricorrenza dei cinquant’anni dall’attuazione del passaggio di competenze del settore culturale dallo Stato alla Provincia autonoma di Trento per effetto del secondo Statuto di autonomia (1973/1974). L’iniziativa si poggia ovviamente sull’ampia raccolta di manufatti giunti al Castello del Buonconsiglio all’indomani del loro recupero, ma si avvale altresì della collaborazione delle principali istituzioni culturali del territorio con prestiti dall’Archivio di Stato, dalla Fondazione Museo Storico, da alcune parrocchie trentine, nonché del supporto conservativo assicurato dalla Soprintendenza per i beni culturali.