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Rovereto, progetto Family Audit

mercoledì, 11 gennaio 2023

Quando:
27 gennaio 2023@19:45–20:45 Europe/Rome Fuso orario
2023-01-27T19:45:00+01:00
2023-01-27T20:45:00+01:00

“Una amministrazione comunale che tutela la dimensione familiare dei dipendenti, garantendo la miglior conciliazione tra le esigenze lavorative e la sfera personale è una amministrazione che lavora bene, che pensa al benessere dei lavoratori e al contempo favorisce la cittadinanza, migliorando efficienza e il clima generale”.

Così sintetizza il Sindaco Francesco Valduga il progetto Family Audit, una iniziativa che a Rovereto è arrivato al terzo ciclo di consolidamento grazie al lavoro portato avanti nel corso di questi anni all’interno del Comune da un gruppo di lavoro che coinvolge la Giunta e la Direzione Generale.

A partire dal 2016 l’Amministrazione comunale ha intrapreso, per gli Uffici coinvolti nella certificazione base, la fase di mantenimento e nel 2019 la fase di consolidamento. Quest’ultima ha previsto l’estensione a tutti i servizi comanali delle azioni implementate nel Piano aziendale. Il 30 settembre 2021 il Comune di Rovereto ha elaborato il nuovo Piano delle attività a tutta la popolazione aziendale.

Francesca Dossi, referente interna, e Patrizia Emanuelli, referente di supporto, hanno portato avanti i progetti attraverso l’utilizzo delle risorse interne al Comune stesso: grazie alle politiche messe in campo, il Comune intende potenziare all’interno dell’organizzazione una cultura del lavoro basata su responsabilità e senso di appartenenza, un’organizzazione del lavoro attenta alle esigenze dei lavoratori e contestualmente ad una maggiore efficienza delle attività con un ritorno positivo anche nei servizi dei cittadini.

La certificazione Family Audit è un processo di valutazione che ogni organizzazione può decidere di intraprendere al fine di certificare e migliorare il proprio impegno in favore delle esigenze di conciliazione tra vita lavorativa e vita privata e familiare dei propri dipendenti. Sulla base di una rilevazione interna dei fabbisogni e con il coinvolgimento attivo del personale, l’organizzazione potenzia la gestione delle risorse umane e dei processi organizzativi attraverso l’individuazione di obiettivi specifici e l’adozione di iniziative concrete orientate a favorire tale bilanciamento. Dopo una prima fase di avvio ed una di consolidamento, a partire dal 2021 è iniziato un nuovo programma ha previsto l’implementazione di azioni su temi cruciali per l’organizzazione all’interno di cinque macro ambiti: organizzazione del lavoro, con particolare attenzione agli orari e permessi, ai processi ed ai luoghi di lavoro; cultura aziendale, in riferimento alla competenza del management ed allo sviluppo del personale; comunicazione, in relazione agli strumenti per l’informazione e comunicazione; welfare aziendale, con particolare riferimento ai contributi finanziari e benefit ed all’orientamento dei servizi nell’ottica del benessere del territorio, nuove tecnologie e digitalizzazione, con l’orientamento dei servizi ICT per gli aspetti organizzativi/gestionali e di welfare aziendale.

Il processo ha coinvolto sempre più i dipendenti, rendendoli partecipi e attori di un cambiamento organizzativo necessario e funzionale al raggiungimento di un migliore equilibrio vita-lavoro da un lato e di migliori performance lavorative dall’altro. Il Comune vuole puntare infatti a una maggiore efficacia ed efficienza dell’organizzazione del lavoro, attraverso una revisione dei processi di lavoro, una rivalutazione dei luoghi e dell’orario.

Gli ultimi fruitori di tale miglioramento organizzativo sono i cittadini. L’attenzione è infatti sempre e comunque rivolta al miglioramento dell’offerta dei servizi al cittadino: una prima ricaduta, ad esempio, è la previsione di una rimodulazione degli orari di apertura dei servizi comunali orientata alle esigenze specifiche, a differenza dei vecchi mercoledì aperti al cittadino.

Il lavoro interno è rivolto prima di tutto a diffondere e strutturare buone prassi in tutti i servizi comunali per avere un impianto omogeneo a livello organizzativo. Il valore aggiunto di questo progetto è quello di mettere attorno a un tavolo soggetti appartenenti a settori diversi della stessa amministrazione, creando un senso di appartenenza all’Ente, che permette di socializzare e mutuare le buone pratiche da un settore all’altro. Si riconosce cioè il valore della contaminazione e della condivisione delle conoscenze.

A tal proposito, il Gruppo Operativo, che rappresenta tutti i servizi comunali, ha proposto al Gruppo di direzione un documento inerente “Le Buone prassi organizzative”. Esso si configura come una proposta per il Dirigente/Responsabile di servizio di adottare alcune azioni concrete affinché tutte le strutture comunali possano essere sempre più efficienti ed efficaci adottando modalità organizzative omogenee. Chi lavora all’interno delle rispettive aree di riferimento porta le criticità riscontrate e può proporre delle soluzioni che vengono poi gestite dalle referenti preparate sulla materia.

Si punta poi molto alla formazione, che nell’ambito del Family Audit si declina non solo come opportunità per i dipendenti di partecipare a corsi esterni, che viene da sempre garantita, ma anche come formazione interna. Sono stati infatti proposti diversi di corsi di formazione con taglio pratico su argomenti di rilevanza trasversale, affinché le indicazioni possano trovare ampia diffusione ed applicazione in tutti gli uffici. I corsi sono tenuti dagli stessi colleghi, su base volontaria, valorizzando così le eccellenze interne e le competenze. Si dà una particolare importanza ai processi di comunicazione interna tra i servizi visto che l’articolazione comunale è complessa, articolata e con sedi dislocate. Un ruolo fondamentale in tutto il processo è rivestito dalla dirigenza/competenza del management. È necessario infatti che i dirigenti capiscano l’importanza del progetto e far sì che diventi per loro una priorità. Da ciò l’importanza della formazione ai dirigenti e capoufficio sulla gestione delle risorse umane, per cui si prevede lo svolgimento di un percorso formativo ad hoc nel corso del 2023.

L’esperienza del Covid, con i conseguenti cambi di processi lavorativi e organizzativi, ha contribuito anch’essa a che la concezione del lavoro, anche quello pubblico, sia sempre più orientata al raggiungimento degli obiettivi. Il che è sicuramente più motivante e professionalizzante, ma anche tende a creare una maggiore consapevolezza e responsabilità verso la propria attività lavorativa. Si tratta nel complesso di misure che, visto che non sono previsti aggiornamenti stipendiali, possono contribuire a rendere più attrattivo anche per i giovani il settore pubblico. → Valorizzare le persone nella pubblica amministrazione, luogo che di per sé tenderebbe a livellarle, per far riscoprire alle nuove generazioni l’interesse verso il servizio pubblico. L’amministrazione crede molto in questa progettualità e durante il prossimo anno prenderanno forma altre iniziative volte a migliorare il benessere delle persone all’interno del Comune, con l’auspicio che un approccio sempre più vicino alle famiglie possa trovare la più ampia applicazione anche al di fuori dell’ambito amministrativo.



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