Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

L'Agenda delle Valli

Urban Regeneration, il progetto inclusivo di Oriente Occidente che fa rivivere l’Urban Center di Rovereto

Inizio: 30/05/2025 dalle ore 23:00 - Fine: 30/05/2025 alle ore 23:30 IT
Si è svolta questa mattina all’Urban Center di corso Rosmini a Rovereto la conferenza stampa di presentazione di Urban Regeneration, il progetto ideato da Oriente Occidente, in partnership con ATAS, OHT e Gruppo 78, e risultato vincitore lo scorso anno del bando Comunità di progettazione sociale promosso da Fondazione Caritro Cassa di Risparmio di Trento e di Rovereto. Alla luce dell’importanza del progetto sotto il profilo sociale e dell’impatto positivo in termini di inclusione e coinvolgimento dei soggetti più fragili a rischio di emarginazione, lo scorso gennaio tra Oriente e Occidente e Comune di Rovereto è stata firmata una convenzione grazie alla quale l’amministrazione comunale ha messo a disposizione il piano terra di Palazzo Kennedy in corso Rosmini (più noto come Urban Center), per la realizzazione delle attività inserite nel progetto Urban Regeneration. L’Urban Center potrà così rivivere anche come luogo di aggregazione, conoscenza e innovazione, in cui sviluppare progetti pilota di solidarietà e di inclusione sociale, che mettano in relazione associazioni del terzo settore, organizzazioni, soggetti economici e sociali, pubblici e privati del territorio. 
Sono intervenuti in rappresentanza del Comune di Rovereto gli assessori comunali alla promozione artistica e culturale Micol Cossali, alla partecipazione e alle politiche giovanili Michele Dorigotti, alla cura e al benessere sociale Arianna Miorandi, alle politiche educative e al contrasto alle diseguaglianze Silvia Valduga. Tra i partner di progetto erano invece presenti Serena Bressan, community maker di Urban Regeneration, Gloria Stedile di Oriente Occidente, Sara Matassoni per ATAS.

Il progetto, che ha come finalità l’attivazione di uno spazio aperto al pubblico dove sviluppare iniziative culturali e pratiche artistiche volte a contrastare le disuguaglianze, favorire gli incontri, le relazioni e gli scambi tra persone appartenenti a generazioni, culture, nazionalità diverse, si presenta come parte di una più ampia strategia di rilancio di uno spazio che occupa una posizione strategica nel cuore della città. Nella visione dell’amministrazione comunale l’Urban Center è infatti destinato ad riassumere il ruolo che da sempre gli spetta, vale a dire di  strumento di incontro e di partecipazione civica: un Urban Center inteso come spazio strategico per la vita pubblica e civile della città, aperto, dinamico e riconoscibile, capace di accompagnare e sostenere i processi di trasformazione urbana attraverso pratiche di ascolto, confronto e partecipazione.

“In Italia, gli Urban Center rappresentano da anni spazi di confronto, ascolto e dialogo tra amministrazioni e attori del territorio, con un ruolo chiave nella definizione delle politiche urbane, locali e sovralocali. Rovereto si inserisce in questa rete con l’obiettivo di rafforzare il proprio Urban Center come luogo identitario e proattivo per la promozione della cittadinanza attiva. Il Comune intende sviluppare ulteriormente questa realtà, rendendola un punto di riferimento per eventi e progetti partecipativi – come ad esempio la “Settimana Civica” – in un’ottica di apertura e connessione con reti esterne al territorio locale. L’obiettivo è promuovere lo scambio, la conoscenza reciproca e l’adozione di buone pratiche in collaborazione con realtà culturali, sociali e territoriali, urbane e non” spiega l’assessore Michele Dorigotti.
“In quest’ottica, l’Amministrazione ha scelto di aprire lo spazio anche a reti e sistemi locali di attori, per mettere a sistema risorse, creare nuove occasioni di dialogo e valorizzare il territorio come patrimonio collettivo, sia sotto il profilo socio-economico che culturale. Questo approccio si concretizza attraverso pratiche partecipative e inclusive, come quelle previste dal progetto sperimentale Urban Regeneration” conclude Dorigotti.

“Il progetto Urban Regeneration si propone di promuovere l’auto consapevolezza di persone di diverse generazioni e provenienze, in particolar modo delle persone che per diversi motivi rischiano di ritrovarsi o sentirsi ai margini, e predisporre occasioni di protagonismo e scoperta delle proprie potenzialità mediante attività artistiche e creative, – spiega l’assessora alle politiche culturali Micol Cossali - Si intende realizzare un nuovo luogo di incontro, scambio, crescita e confronto, dove arte e cultura diventano strumenti per ricucire legami sociali, favorire partecipazione attiva, espressione personale e di gruppo, per prevenire isolamento e marginalizzazione”. 

“L'amministrazione comunale ha deciso di partecipare al progetto Urban Regeneration soprattutto per la valenza delle attività che sono contenute nel programma. È un progetto che offre una doppia opportunità: di rilanciare e di rigenerare lo spazio dell’Urban Center, e al tempo stesso di sviluppare tutta una serie di attività e di momenti di  partecipazione, di incontro e di dialogo. Quello premiato da Caritro è infatti un progetto che fa leva sulla creatività e sulla attività artistica, un progetto fortemente innovativo capace di rigenerare i legami interculturali  e anche intergenerazionali, perché si rivolge agli anziani, alle nuove generazioni e alle nuove cittadinanze”, ha spiegato l’assessora Arianna Miorandi
Urban Regeneration
Il progetto Urban Regeneration nasce per rispondere alle fragilità sociali attraverso l'arte e la bellezza. Grazie alla collaborazione tra enti culturali, cooperative sociali, istituzioni locali e partner privati, il progetto trasforma un luogo per adesso poco considerato in uno spazio sicuro e accogliente, dove la cultura diventa strumento di partecipazione attiva.
L'Urban Center di Rovereto, situato al piano terra di Palazzo Kennedy, si affaccia sulla Galleria Ex-Chesani, un passaggio pedonale che collega la via principale al centro storico. Quest’area è spesso frequentata da persone in condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale. Il progetto prevede la trasformazione dell'urban center in luogo di partecipazione per le comunità, capace di valorizzare le diversità e promuovere il protagonismo di chi spesso non ha voce.
L’obiettivo è creare un modello di welfare culturale replicabile, che favorisca il benessere comunitario e rafforzi il senso di appartenenza. Per migliorare l’accessibilità e la fruibilità dello spazio, verranno realizzati interventi di riqualificazione con nuovi arredi, illuminazione potenziata e dotazioni tecnologiche per eventi e attività artistiche.
L'arte come strumento di rigenerazione
Urban Regeneration utilizza le pratiche artistiche come mezzo per dare voce alle comunità più vulnerabili e ricucire il tessuto sociale. L’arte diventa un catalizzatore di relazioni, favorendo il dialogo intergenerazionale e interculturale, la partecipazione attiva e la valorizzazione delle diversità. Il progetto si concentra su tre gruppi principali: la Gen Z (14-23 anni), offrendo spazi sicuri e stimolanti per l’aggregazione e la sperimentazione creativa; gli over 70, con attività volte a contrastare l’isolamento e a promuovere l’invecchiamento attivo; e i nuovi cittadini, facilitando il dialogo interculturale e la costruzione di un senso di appartenenza condiviso.
Le attività previste includono laboratori settimanali di arti performative e visive, percorsi di formazione per operatori culturali e sociali, eventi artistici aperti alla cittadinanza e momenti di co-creazione con i partecipanti, per costruire insieme una programmazione che risponda ai reali bisogni della comunità. L’obiettivo è trasformare l’Urban Center in un luogo di riferimento per l’espressione personale e collettiva, capace di prevenire l’emarginazione e stimolare processi di autodeterminazione e crescita condivisa.

Il valore della rete

Urban Regeneration è un progetto triennale che rientra nel bando Welfare a KM Zero promosso congiuntamente da Fondazione Caritro e dalla Provincia Autonoma di Trento unitamente al Consiglio per le Autonomie Locali e dalla Fondazione Franco Demarchi. È realizzato da Oriente Occidente con OHT (Office for a Human Theatre), che sviluppa progetti interdisciplinari nel campo delle arti contemporanee, ATAS, che promuove accoglienza e convivenza interculturale, e Gruppo78, impegnato nella salute e nel benessere delle persone in situazioni di svantaggio. Il progetto è inoltre sostenuto dal Comune di Rovereto e dalla Comunità della Vallagarina, che contribuiscono allo sviluppo delle attività culturali e sociali e dal partner profit Maffei Service.
Un Nuovo Modello di Rigenerazione Urbana
Urban Regeneration si inserisce in una più ampia visione del Comune di Rovereto, orientata a ripensare gli spazi urbani come catalizzatori di inclusione sociale e innovazione culturale. Attraverso un percorso partecipativo, i cittadini e le cittadine di ogni età, background e provenienza saranno coinvolti nella definizione di un luogo aperto e accessibile, pensato per favorire l'incontro tra generazioni, l'integrazione delle comunità migranti e la partecipazione attiva di giovani e over 70.
Un Luogo di Incontro e Crescita Comunitaria
L'ambizione di Urban Regeneration è quella di trasformare uno spazio fisico in un laboratorio permanente di innovazione sociale. Qui si stanno sviluppando e sono previsti:
  • Laboratori intergenerazionali per favorire lo scambio di esperienze tra giovani e anziani;
  • Percorsi di integrazione e dialogo con le comunità migranti, come già avviato attraverso gli incontri con alcune associazioni sul territorio;
  • Eventi culturali e formativi che promuovano la coesione sociale e la partecipazione attiva;
  • Hackathon e workshop per operatori culturali e sociali, mirati a rafforzare le competenze e la capacità di incidere sul territorio.
Verso un Futuro Condiviso
La progettualità di Urban Regeneration si estenderà nel tempo, con l'attivazione di nuovi laboratori e micro-azioni sul triennio, che prevedono:
  • Dialoghi con le comunità di donne per co-progettare spazi inclusivi e rappresentativi;
  • Laboratori artistici rivolti a donne con background migratorio, per raccontare storie di identità e appartenenza;
  • Tavoli di raccolta dei bisogni per costruire una mappa di necessità e visioni condivise;
  • Incontri intergenerazionali che coinvolgeranno anziani e giovani in attività artistiche e culturali.
.
 
Ultimo aggiornamento: 22/05/2025 14:47:47