Malgrado il voto del Parlamento Ue includa miglioramenti rispetto alla proposta della Commissione sulle clausole di salvaguardia, per Cia-Agricoltori Italiani questo è solo un timido passo in avanti non ancora sufficiente a garantire un via libera all’accordo commerciale Ue-Mercosur. Manca ancora la garanzia del rispetto di norme di produzioni equivalenti a quelle Ue a tutela del settore agricolo italiano.
Cia ricorda che nei Paesi del Mercosur, vengono ancora utilizzate decine di fitofarmaci che sono banditi in Europa da anni e nel Brasile, ad esempio, non vige nessun sistema nazionale di tracciabilità per 238 milioni di capi di bestiame. Permane, dunque, forte preoccupazione per l'assenza di garanzie solide contro concorrenza sleale, standard sanitari inferiori e squilibri commerciali che penalizzerebbero produzioni Made in Italy. Senza regole efficaci, l’accordo Ue-Mercosur resta impossibile da accettare.
Cia continuerà a opporsi fermamente a ratifiche affrettate, spingendo per clausole automatiche e reale reciprocità. L’Italia deve valorizzare appieno ogni occasione per rafforzare la propria competitività ma deve, allo stesso tempo, difendere i suoi agricoltori con determinazione.
Ultimo aggiornamento:
16/12/2025 17:23:05