Serata di presentazione del libro di Adriano Baffelli Camminammo sull’acqua
Inizio:
06/06/2025 dalle ore 12:00
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Fine:
06/06/2025 alle ore 13:00
IT
Chiari (Brescia) - La serata di presentazione del libro di Adriano Baffelli “Camminammo sull’acqua” occasione di riflessione sul tema in un confronto con l’assessore regionale Giorgio Maione
“Te l’avevo promesso, amore mio grande, dolcissima Jeanne-Claude: il sogno del nostro progetto sarebbe diventato realtà. Non importa quanto tempo ci sia voluto, non contano le difficoltà incontrate, le facili ironie e il sarcasmo malcelato che subimmo e che ho incontrato anche nell’ultimo tratto di questa straordinaria maratona artistica. Alla fine, ce l’abbiamo fatta insieme”.
È stata la voce dell’attore Silvio Gandellini, attraverso la lettura di un passaggio tratto dal libro “Camminammo sull’acqua. Il Sebino, abbraccio tra due meravigliose terre”, a guidare i presenti – oltre un centinaio di persone – alla serata di presentazione del libro dell’autore Adriano Baffelli, ospitata dall’Hotel Touring di Coccaglio, in un viaggio che ripercorre la nascita e la realizzazione dell’opera artistica “The Floating Piers” di Christo e Jeanne Claude. Un racconto, quello tenutosi durante l’evento promosso dai Rotary Club Brescia Franciacorta Oglio e Chiari – che ha visto il coinvolgimento di altri cinque Rotary Club bresciani e bergamaschi – per indagare l’esperienza unica di un’opera di Land Art che ha riscritto nel 2016 la storia del Lago d’Iseo.
“L’opera editoriale si propone di valorizzare il territorio del Sebino della Franciacorta attraverso l’arte, richiamando le capacità dello stesso di stringere sinergie e lavorare insieme per dare vita a qualcosa di straordinario, che permane ancora oggi nella memoria collettiva” dichiara Baffelli. “Furono giorni e notti indimenticabili nei quali, letteralmente, camminammo sull’acqua – prosegue l’autore –, ma ad essere altrettanto straordinarie furono le forze messe in campo per dare vita a un sogno, quello di Christo e Jeanne Claude, che vuole essere stimolo per non spegnere il fuoco che animò quei sedici magici giorni”. Il volume “Camminammo sull’acqua”, nato nel solco e in continuità con le celebrazioni di Bergamo e Brescia Capitale italiana della cultura, invita a non spegnere quell’impeto travolgente che portò alla realizzazione di The Floating Piers, ponendo una riflessione sulle possibili iniziative da intraprendere per trasformare l’energia cinetica di quell’indimenticabile evento.
“Abbiamo saputo abbinare un’opera d’arte iconica alle tante bellezze che sono proprie di questo territorio, patrimonio di biodiversità, luogo di vini conosciuti in tutto il mondo, passaggio incantevole verso la montagna” dichiara l’assessore regionale all’Ambiente e al Clima di Regione Lombardia, Giorgio Maione. “Ringrazio l’autore Adriano Baffelli per il lavoro che ha realizzato e per gli spunti di riflessione che lascia a tutti noi affinché l’opera di Christo non rimanga solo un bel ricordo fotografico, ma sia davvero lo spartiacque tra passato e futuro del Sebino”. Il confronto tra Adriano Baffelli e Giorgio Maione è stato moderato da Claudio Baroni, giornalista ed editorialista del Giornale di Brescia.
La proposta
La serata, con partner Fondazione Franciacorta e supportata da Sandrini Metalli e dall’Associazione Terre Vere, in sintonia con il libro, ha reso omaggio a un’opera artistica che deve continuare ad essere modello per promuovere il territorio attraverso la cultura puntando alla valorizzazione reciproca dei territori di Brescia e Bergamo, che trovano il loro baricentro proprio nella splendida Franciacorta, ha fra il resto sostenuto l’autore del libro. Inoltre, Baffelli, nella sua veste di presidente di Fondazione Franciacorta ha proposto per il 2026 un’iniziativa culturale e artistica all’altezza dell’opera di Christo.
Lorenzo Busetti, presidente del Rotary Club Brescia Franciacorta Oglio, nel ricordare l’effetto straordinario registrato dall’opera di Christo sul territorio, ha dichiarato: “Abbiamo colto l’occasione di ospitare la presentazione ufficiale del volume del nostro socio Adriano Baffelli per ripercorrere la realizzazione di un’iniziativa davvero straordinaria, apprezzata da un milione e 325mila visitatori, che ha suscitato un’eco internazionale mai vista prima nei territori della Franciacorta e del Sebino”.
Camminammo sull’acqua. Cultura e territorio. Il Sebino, abbraccio tra due meravigliose terre
Presentazione in sintesi
“Camminammo sull’acqua. Cultura e territorio. Il Sebino, abbraccio tra due meravigliose terre” è un testo che l’autore, Adriano Baffelli, considera omaggio al territorio e insieme riflessione sull’installazione artistica di Land Art “The Floating Piers”. Stimolato dall’anno della Capitale italiana della Cultura condivisa tra Bergamo e Brescia il giornalista ha inteso ripercorrere la realizzazione di un’iniziativa straordinaria, di un sogno divenuto realtà per sedici giorni, dal 18 giugno al 3 luglio 2016, sospeso nel Lago d’Iseo, specchio d’acqua dolce tra le province di Bergamo, ad ovest e di Brescia, ad est. Nei giorni in cui prendeva forma e durante il suo travolgente svolgersi, la cronaca e i dettagli superficiali alla stessa collegati avevano la meglio. In seguito, riflettendo sull’evento, e sulla possibile declinazione nel tempo dell’iniziativa, è iniziata la fase della ricerca per raccontare in ogni dettaglio la genesi dello stesso. Il racconto dei giorni in cui camminammo sulle acque del lago di Iseo, oltre a ricordare figure chiave, come il critico d’arte Germano Celant e l’imprenditrice e collezionista Umberta Gnutti Beretta, approfondisce agli aspetti tecnici che, sconosciuti ai più, com’è normale che sia, hanno reso possibile trasformare il sogno del visionario artista americano, pur se nato in Bulgaria, Christo Yavachev, in arte per tutti, sempre e semplicemente Christo. Un sogno condiviso, come tutti i suoi, anzi, i loro progetti, con la moglie Jeanne-Claude Denat de Guillebon, francese nata a Casablanca, in Marocco, lei pure cittadina statunitense acquisita, scomparsa a New York nel 2009, raggiunta nell’aldilà dall’inseparabile marito il 31 maggio 2020. Mentre la ricerca di dettagli e testimonianze era in corso, grazie a un simpatico caso di serendipity l’autore poteva approfondire nei dettagli l’attività profusa dall’impresa Ziliani per la realizzazione di The Floating Piers. La testimonianza di Angelo e Alessandro Ziliani e i materiali della loro impresa che documentano con precisione l’attività svolta tra il 2015 e il 2016, hanno arricchito il volume. Le pagine che lo compongono si prefiggono, inoltre, l’obiettivo di proporre una riflessione sul valore dell’arte e della cultura per i territori. In particolare, per il Sebino, abbraccio tra le due meravigliose terre Bergamasca e Bresciana, e la Franciacorta, altra area baricentrica tra le due città, l’una dei Mille, l’altra della Mille Miglia. I tre chilometri di pontili che unirono Sulzano a Montisola e questa all’isola di San Paolo, furono una magnetica e irresistibile calamita per un milione e duecentomila visitatori. Per non parlare dell’eco internazionale suscitato dalla coraggiosa installazione. Lo slancio di un impeto travolgente presto spentosi. Processo ineluttabile, oppure qualcosa poteva e può essere fatto per far sì che il teorico potenziale si trasformi in utile energia cinetica? Nel racconto di quegli intensi, formidabili, irripetibili giorni, un mix di molti aspetti apparentemente distanti: dal genio inarrivabile dell’artista, alla naturale bellezza dei luoghi, intrecciata alla innata e proverbiale capacità del fare, dell’innovare, del risolvere, che caratterizza imprese e lavoratori di quest’area e più in generale delle due province. Una curiosità, tra le tante presenti nel volume, una sorta di prologo: il richiamo alla presenza in Franciacorta nel 1975 di tre opere di Christo, un segno del destino, si chiede Baffelli, raccontando della gallerista Romana Loda, che negli Anni Settanta aveva dato vita a Erbusco alla Galleria Multimedia arte contemporanea. Era la prima galleria d’arte contemporanea nata lontano da grandi città. Quell’episodio si lega a Christo: nel 1975 la Galleria franciacortina, aperta su ampi orizzonti artistici, tendenze alternative comprese, espose tre opera dell’estroso artista. Un curioso prologo di quella che sarebbe stata una delle iniziative artistiche architettoniche, nel segno della Land Art.
Ultimo aggiornamento:
01/06/2025 09:24:28