Lavori Consiglio Provinciale Bolzano
Inizio:
03/06/2025 dalle ore 11:00
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Fine:
03/06/2025 alle ore 12:00
IT
Con la mozione n. 209/25: Riflessione congiunta sugli anni caratterizzati dalla pandemia da Coronavirus (presentata dal cons. Colli il 07/01/2025), Andreas Colli (Wir Bürger - noi cittadini) ha proposto di invitare la Giunta a non limitare la “riflessione congiunta sugli anni caratterizzati dalla pandemia da Coronavirus” prevista dal proprio programma di governo per la legislatura 2023-2028 – al “contesto sociale in Alto Adige” e alla domanda “In che modo la coesione sociale è stata indebolita o rafforzata durante la pandemia di Covid-19?”, ma a compiere invece una riflessione veramente seria e completa. Una riflessione seria, ha detto Colli, dovrebbe anche verificare se c’erano interessi dietro a certe decisioni, valutando veramente qual era la situazione negli ospedali, e perché i medici critici sono stati zittiti. Non si può tornare indietro nel tempo, ma si può analizzare bene la situazione, comprendendo questioni politiche e sociali, per valutare come rimediare agli errori correggibili: è nell'interesse di tutti i responsabili politici fare chiarezza, anche per superare la frattura esistente nella società e ripristinare la fiducia andata persa.
Renate Holzeisen (Vita) ha condiviso la proposta, sostenendo che dalla Giunta vede solo il tentativo di emanare sanzioni ingiustificate. Il disagio tra la popolazione è molto più grande di quanto si pensasse in precedenza, e gran parte della popolazione sa bene che l’inoculazione di questi vaccini portava a gravi rischi, come dimostrano i molteplici casi di problemi cardiaci tra i giovani. Sarebbe un segnale importante ammetter con sincerità i propri errori.
Secondo Sandro Repetto (Partito Democratico), è giusto analizzare criticamente quanto accaduto, ma basandosi su basi scientifiche solide e centralità del bene comune. Va apprezzato lo studio in corso da parte di EURAC, che permetterà di apprendere lezioni utili per il futuro, ma va respinto ogni tentativo di riscrivere la pandemia con il senno di poi, delegittimando chi ha cercato di salvare vite umane.
Franz Ploner (Team K) ha sostenuto che la richiesta corrisponde alle sue riflessioni in merito a una rielaborazione complessiva, e aggiunto che molte persone dopo la pandemia si sentono isolate e hanno perso la fiducia nelle istituzioni. La gestione, seppur giustificata all’inizio, non è stata ottimale: basti pensare alla chiusura di scuole e asili o ai gruppi vulnerabili rimasti isolati e abbandonati. Una riflessione critica è irrinunciabile, pertanto il Team K appoggerà la mozione.
Anche Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha annunciato sostegno alla mozione, anche per superare la divisione tra buoni e cattivi. Non tutti coloro che hanno un infarto si ammalano perché sono stati vaccinati, ma dei casi ci sono, senza malattie pregresse, e questo va riconosciuto. Molti sono andati anche in crisi economicamente, e anziani sono morti senza accompagnamento. Molte misure non sono state comprensibili per la popolazione.
Jürgen Wirth Anderlan (JWA Wirth Anderlan) ha definito inefficace il gruppo di lavoro del Consiglio provinciale, che non è un organo ufficiale dello stesso. Dal gruppo non esce nulla perché non vi si fa nulla, mentre la proposta di Colli va oltre lo studio Eurac ed è pertanto da sostenere.
Brigitte Foppa (Gruppo verde) si è chiesta come si può intendere la parola “completa” (“allumfassend”) della parte dispositiva, e ritenuto che sia necessaria una cosa ben diversa, ovvero un riassunto storico del periodo: prima di avere una descrizione non si può fare una valutazione. Va affidato agli storici un riassunto di questo periodo. Il gruppo verde si sarebbe astenuto.
Thomas Widmann (Für Südtirol mit Widmann), ricordando il proprio ruolo in quel periodo e quanto fatto dalla task force, ha chiarito che sicuramente sono stati fatti anche degli errori, ma si è agito secondo scienza e coscienza. Il margine d’azione delle competenze era molto ristretto, così come i tempi, ma si è cercato di fare il meglio. Ciononostante, è importante parlarne, anche per essere preparati meglio in futuro. Per questo sosterrà la mozione.
Anna Scarafoni (Fratelli d’Italia) si è detta d’accordo con Foppa sulla necessità di una grande analisi storica, tuttavia la storia va fatta a partire dalle testimonianze, altrimenti è un’interpretazione. In questo caso, non c’è dubbio che la scienza abbia obbedito alla politica, e questo non a vantaggio del bene comune. La scienza è fatta di dubbi e di continue revisioni delle posizioni, ma così non è stato, e la politica ha superato ogni limite, anche costituzionale, senza rispettare nessun tipo di valore e diritto. Bisogna utilizzare tutti i mezzi a disposizione per arrivare a una mappatura.
Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler Freiheit), premettendo di non aver invidiato chi doveva prendere le decisioni in quel periodo, ha ritenuto importante fare una riflessione anche in vista di un’altra possibile pandemia, per evitare gli errori commessi. Se nessuno ha nulla da nascondere, allora non ci sono ostacoli a una valutazione di quel periodo.
La vicepresidente della provincia Rosmarie Pamer ha detto che la Giunta prende sul serio questo compito, e fatto riferimento al gruppo di lavoro assegnato al suo dipartimento: il programma di governo prevede una riflessione congiunta sugli anni della pandemia attraverso uno studio di scienze sociali, a questo scopo sono stati individuati diversi studi esistenti e istituti di ricerca indipendente, tra cui anche Eurac. Un punto importante dello studio Eurac sono le strategie per uscire dalla crisi, tra cui l’analisi del processo e la contestualizzazione di tutte le decisioni politiche: con questo pacchetto di lavoro si è già iniziato. Un secondo pacchetto riguarda 10 gruppi di lavoro in tutte le aree della provincia per permettere ai cittadini di dire la loro; un terzo prevede un sondaggio rappresentativo in collaborazione con ASTAT, con questionari per la popolazione; un quarto contiene le raccomandazioni, con le lezioni da apprendere dalla pandemia. Tutto questo garantisce qualità e trasparenza. È chiaro, tuttavia, che non deve essere uno studio medico. La mozione non può essere accolta proprio perché le richieste sono già considerate nello studio citato. Colli ha replicato che l'obiettivo della sua mozione era esaminare senza pregiudizi tutto ciò che non aveva funzionato, traendo conclusioni. Ha ricordato che si impongono ancora sanzioni per decisioni sbagliate pres e che bisogna rendere giustizia a coloro che sono stati privati di alcune cose. A Repetto, Colli ha detto di non essere un No-vax, ma un Free-Vax, a Foppa, che la parola “completo” era utilizzata con l’intenzione di una verifica ampia sulla situazione: quanto proposto da Pamer non è sufficiente. Messa in votazione per parti separate e nominalmente, la mozione è stata respinta: le premesse con 13 sì, 18 no e 3 astensioni, la parte dispositiva con 13 sì, 17 no e 4 astensioni.
Zeno Oberkofler (Grüne Fraktion – Gruppo verde – Grupa vërda) ha quindi presentato la mozione n. 255/25: Internet veloce, con la quale chiedeva di incaricare la Giunta provinciale 1. di garantire che in tutti i nuovi progetti infrastrutturali nel settore del trasporto ferroviario vengano pianificate e implementate le misure tecniche necessarie per assicurare una connettività wireless stabile (telefonia mobile, WIFI, sistemi di ripetitori); 2. di garantire che in tutti i progetti infrastrutturali nel settore del trasporto ferroviario attualmente in fase di realizzazione, ad esempio la galleria del Virgolo o il BBT, vengano pianificate e implementate le misure tecniche necessarie per garantire una connettività wireless stabile (telefonia mobile, WIFI, sistemi di ripetitori); 3. di adottare, insieme a RFI e ANSFISA, le misure necessarie per garantire una connessione Internet e mobile wireless stabile lungo tutta la tratta ferroviaria tra Brennero e Salorno, in particolare per quanto riguarda i tratti di galleria tra Bolzano e Bressanone; 4. di rilevare su quali linee ferroviarie in Alto Adige non c’è copertura di rete ovvero la copertura è troppo debole, nonché di definire entro il 2026 soluzioni tecniche per queste tratte per poi implementarle tempestivamente al fine risolvere i problemi di connettività. Un sistema di trasporto pubblico moderno, ha detto Oberkofler, deve tenere il passo con le esigenze e le aspettative della società di oggi: le persone vogliono utilizzare il tempo in cui si trovano in viaggio nel modo per loro più opportuno, che si tratti di lavoro, comunicazione, intrattenimento o dell’organizzazione della vita quotidiana. Tuttavia, se non è possibile garantire questa possibilità durante i viaggi in treno, viene meno un importante vantaggio di questo mezzo di trasporto: migliorare le infrastrutture digitali nel trasporto pubblico significa quindi non solo aumentare il comfort di viaggio, ma anche maggiore equità, tutela del clima e qualità di vita. L'Alto Adige dovrebbe assumere un ruolo pionieristico e fungere da modello.
Madeleine Rohrer (Gruppo verde), cofirmataria, ha chiarito che la ferrovia è la spina dorsale della mobilità, e aggiunto che molti lavorano sul treno come ufficio mobile, altri usano internet per altri motivi, in primis i pendolari, per i quali una buona connessione può essere utile anche in caso di ritardi.
Sandro Repetto (Partito Democratico) ha sostenuto la mozione, aggiungendo che una connessione inadeguata incide sulla qualità del servizio: se si vuole rendere competitivo l’uso del servizio pubblico, poter utilizzare il tempo di viaggio per altre attività è un forte incentivo per scegliere i mezzi pubblici rispetto all’auto.
Brigitte Foppa (Gruppo verde), cofirmataria, ha riferito che oggi aveva potuto lavorare bene su un treno con ottima connessione internet, cosa che non le sarebbe stato possibile sul tratto Bolzano-Bressanone. È incomprensibile che i tunnel per le auto abbiamo una connessione migliore di quelli per i treni. Il trasporto pubblico, ha aggiunto, è anche un luogo di incontro sociale.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha condiviso la mozione, invitando a distinguere tra wireless e collegamento nelle gallerie: sempre più persone nei treni utilizzano il wifi, e così si raggiunge la capacità massima. Molti studenti segnalano un blocco al Brennero per impedire alla connessione austriaca di funzionare oltre confine.
La discussione proseguirà domani a partire dalle 10.00. La seduta di oggi è terminata.
Ultimo aggiornamento:
03/06/2025 19:34:24