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L'Agenda delle Valli

Lavis, restyling della biblioteca

Inizio: 19/05/2024 dalle ore 23:00 - Fine: 19/05/2024 alle ore 23:30 IT
Discorso inaugurale della responsabile bibliotecaria Antonella Serra per la Biblioteca intercomunale di Lavis e Terre d’Adige "Aperta nel 1970 nei locali del Municipio, trasferita successivamente nella mansarda della Scuola primaria Clementi, la Biblioteca di Lavis è approdata definitivamente nel 1992 in un edificio tutto per sé, un edificio storico del paese, ex trattoria ed ex macello comunale, dove è stato realizzato anche l’auditorium comunale. Oggi abbiamo la fortuna di disporre di quasi 500 metri quadrati disposti su due piani, in un ambiente luminoso e spazioso. Al primo piano ci sono le Sezioni ragazzi e Bambini, la narrativa adulti, l’emeroteca ed altre sezioni tematiche speciali. Al secondo piano abbiamo la Sezione saggistica, la Sezione trentina, una Saletta studio e tanti tavoli dove leggere e studiare. La biblioteca conta un patrimonio librario di circa 36.500 libri, di cui 24.000 per adulti e 11.000 per bambini e ragazzi. Abbiamo 1175 dvd e 70 audiolibri. Ogni anno la biblioteca acquisisce circa 1.200 nuovi libri, registra più di 30.000 presenze di pubblico e circa 105 accessi giornalieri. Registriamo una media di 20.000 prestiti l’anno grazie a circa 2.000 utenti abituali. Realizziamo circa 120 eventi l’anno per il pubblico adulto e per i più giovani e i piccolissimi. Le visite dei gruppi scolastici sono circa 60 l’anno scolastico. Il restyling della nuova biblioteca nasce dal progetto dell’architetto Gianluca Perottoni, poi modificato e riadattato dall’Ufficio tecnico comunale, dal geometra Sebastiano Dolzani, e infine rivisto e completato dal consulente arredatore Bruno Fedrigoli. In biblioteca, ancora una volta, abbiamo lavorato in squadra, supportate costantemente dal prezioso contributo dell’Amministrazione comunale, in particolare dell’Assessorato alla Cultura e dalla consigliera delegata alla biblioteca. Le bibliotecarie Antonella Serra, Cristina Ferrai, Arianna Devigili e Monica Paolazzi e la coadiutrice Desanka Vukic hanno contribuito a rendere il progetto funzionale e adatto alle caratteristiche e all’identità della biblioteca e ai servizi che offre. Ai bambini che visitano la biblioteca per la prima volta con i loro insegnanti dico sempre che la biblioteca è la “casa dei libri”, quindi è per prima cosa un luogo di accoglienza e di permanenza, dove è piacevole fermarsi e sospendere il tempo e la fretta che spesso ci attanagliano. La biblioteca è composta di tante sezioni, che corrispondono proprio alle diverse fasce d’età dei lettori, ma si identificano anche nei loro interessi, nei gusti, nelle curiosità, nei bisogni di conoscenza, informazione ed evasione. Il nostro pubblico ha a disposizione la Sezione Ragazzi, la Sezione Bambini, l’Emeroteca, La Sezione trentina e quella locale, la Sezione Narrativa adulti, la Sezione Saggistica, le Sezioni tematiche degli albi illustrati, i Dvd, gli audiolibri e due postazioni per internet e la videoscrittura. Recentemente la biblioteca si è arricchita di nuove sezioni: i manga per ragazzi, i fumetti, lo scaffale genitorialità, le narrazioni di viaggio, i biobook centrati sulle vite di personaggi famosi, i romanzi in lingua originale. Un famoso bibliotecario indiano, Ranghanathan, diceva: “La biblioteca è un organismo che cresce”. Noi bibliotecarie crediamo che la biblioteca cresca insieme alla comunità che la ospita. La biblioteca può essere specchio del grado di civiltà e modernità di una comunità. Abbiamo bisogno di biblioteche per fare provvista di conoscenza, di informazioni, di tradizioni e multiculturalità. Le biblioteche sono anche il luogo del “tempo libero”, nel senso anche di “tempo sospeso”, dove la fantasia e l’immaginazione, l’arte e la creatività sono miniere da portare alla luce. Se le biblioteche sono presidi culturali nell’accezione più ampia, oggi sono anche luoghi dove costruire e coltivare relazioni. Ogni evento organizzato è un’occasione per ritrovare se stessi e gli altri, per fare comunità. Ogni libro è uno scrigno, che aperto rivela i suoi tesori. Sta a noi metterci in cerca. Gianni Rodari scriveva che la parola scritta è strumento di liberazione, è arma pacifica di lotta culturale, sociale e politica. È veicolo di crescita, di espressione, di affermazione. Come uomini e donne ci differenzia dalle piante, che non hanno passato e dagli animali, che non hanno storia. Noi siamo quello che facciamo, ma anche quello che impariamo, che conosciamo e che comunichiamo nella condivisione. Concludo con l’auspicio che la biblioteca di Lavis possa continuare ad essere un luogo dove è piacevole fermarsi, “perdere” un po’ di tempo, dedicarsi ai libri, non come oggetto di consumo, ma come impegno culturale. Ogni frequentatore della biblioteca può essere protagonista e creatore di cultura e la biblioteca sarà in questo modo centro di vita e luogo di impegno attivo del cittadino. Concludo ringraziando ancora, la Giunta comunale, lo staff della Biblioteca, l’Ufficio tecnico, l’Ufficio informatico, l’Ufficio politiche giovanili, la squadra degli operai e i Giovani del servizio civile che hanno collaborato e ci hanno supportato in tutte le fasi dei lavori".
Ultimo aggiornamento: 18/05/2024 16:36:05