L'Agenda delle Valli

Lago d’Idro, continuano le audizioni sulla petizione

Inizio: 18/06/2025 dalle ore 21:00 - Fine: 18/06/2025 alle ore 22:00 IT
La seduta della Terza commissione, presieduta da Vanessa Masè della Civica, si è aperta con una serie di audizioni sulla petizione che riguarda la gestione dell’acqua del lago D’Idro qui. Rispondendo ad una domanda di Michela Calzà (Pd) Claudio Cortella, presidente del parco fluviale del Chiese e del Bim ha spiegato l’iter della costituzione del Parco fluviale che si trova nella fase di costituzione della governance. Un parco che nasce dall’ampliamento della rete delle riserve naturali e per le azioni previste per 2025 – 27 si prevede un intervento per 200 mila euro, per ricerche scientifiche, la conservazione dell’habitat e la promozione di attività didattiche e turistiche. A fianco del programma triennale, si prevede la promozione del contratto di fiume individuando le 4 macro fasi e la tempistica. La prima fase prevede l’alleanza istituzionale per il lago, poi la costituzione del tavolo tecnico - politico composto da tutte le istituzioni trentine e lombarde che dovrà stabilire le regole sulla gestione dei livelli del lago d’Idro. Nell’autunno del 2025 si elaboreranno i dati aggiornati della situazione e verranno definiti i livelli idrografici ammissibili.  L’inverno prossimo verrà realizzata la cabina di regia e infine, dal marzo 2026 fino all’estate 2026, si prevede la realizzazione dell’accordo quadro. La volontà del contratto di fiume, ha concluso, è quella di comprendere anche il lago ed ha sottolineato l’importanza di mappare tutti gli elementi oggettivi che incidono e regolano il livello dello specchio d’acqua. 

L’Alpo: anche i bacini idroelettrici devono fare la loro parte

Marco La Veglia dirigente dell’Agenzia interregionale per il Po, che ha la responsabilità sulla regolazione dei livelli idrografici, ha inquadrato il progetto di messa in sicurezza del lago d’Idro. Il fulcro è la realizzazione di una galleria, che sostituisce quella esistente ormai logora, detta “Degli Agricoltori”, e la realizzazione di una nuova traversa perché quella attuale è minacciata da un movimento franoso. Opere necessarie e urgenti, ha sottolineato La Veglia, per evitare alle zone rivierasche i rischi derivanti dalle piene del Chiese. La nuova galleria non avrà una portata maggiore di quella esistente e le conseguenze saranno un’escursione maggiore di 45 cm in meno della quota minima ammissibile e un metro e 50, fino ai 3 metri 70, della quota massima. I rilasci controllati per l’agricoltura, ha ricordato il tecnico, riguardano due mesi estivi e quindi l’escursione dipende molto degli afflussi e quindi dai rilasci dei bacini idroelettrici trentini. I cali di livello che si sta notando in questi giorni, ha detto il dirigente, sono determinati dalla contrazione dei rilasci d’acqua degli invasi idroelettrici. Rispondendo a Michela Calzà, La Veglia ha affermato che l’opera si basa sul principio della cosiddetta “piena millenaria” e si sono raccolti i dati delle piene nell’arco di 200 anni ed è stato prodotto uno studio sulla sicurezza del lago con la nuova galleria. Per quanto riguarda i livelli, ha aggiunto La Veglia, il progetto è stato sottoposto alla Via nazionale che ha dato l’autorizzazione. La condizione sulla quale riflettere, ha aggiunto, riguarda la gestione anche degli afflussi oltre che i deflussi considerando che le richieste d’acqua riguardano due mesi d’estate, dal 15 giugno al 15 agosto. Antonella Brunet (Lista Fugatti) ha chiesto come quest’opera si concilia con i campeggi, le aree camper, l’idea di un battello sul lago e la nuova ciclabile. Marco La Veglia ha detto che la quota di 3 m 70 dovrebbe essere compatibile con le infrastrutture come la nuova ciclabile. 
Nella seduta del 25 giugno  la presidente Masè  ha proposto di ascoltare uno dei tecnici che fanno parte del gruppo di progettazione dell’opera per avere un quadro più preciso dell’opera prevista. 
Ultimo aggiornamento: 17/06/2025 12:49:03