TRENTO - Lo scorso 28 maggio si è tenuta al Teatro SanbàPolis di Trento la tappa conclusiva del primo atto del progetto Apeiron, il nuovo laboratorio di teatro-danza di Anffas Trentino Onlus, realizzato con il sostegno del Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento, e con la direzione artistica di Collettivo Clochart, sotto la regia di Michele Comite.
Partito esattamente un anno fa, nel corso di questo primo anno di sperimentazione sono state una trentina le persone coinvolte, tra persone con disabilità ed educatori, che hanno avuto modo si spaziare attraverso la consapevolezza del proprio corpo e dell’altro all’interno dell’ambiente scenico. Nello specifico, per Anffas sono stati sette i servizi coinvolti, due dei quali provenienti da Borgo Valsugana e Tione.
Un’iniziativa di grande interesse e importanza per l’intera comunità, che vuole farsi promotrice di percorsi di inclusione e contaminazione di bellezza, generata dalla libera espressione delle arti. «Il progetto Apeiron rappresenta un bell'esempio di come la cultura possa essere uno spazio inclusivo, capace di generare valore per l’intera comunità. La collaborazione tra Anffas Trentino, il Centro Servizi Culturali S. Chiara e il Collettivo Clochart ha dato vita a un percorso artistico che mette al centro la persona, il corpo, la relazione attraverso un linguaggio universale. È un teatro che accoglie, che ascolta e che valorizza ogni voce. In un anno importante come quello del sessantesimo anniversario di Anffas, questo laboratorio di teatro-danza è anche un segno concreto di come l’arte possa contribuire a costruire una società più aperta, più consapevole, più umana», questo il pensiero dell'assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento, Francesca Gerosa.
Particolarmente soddisfatto per questo primo anno di collaborazione anche il direttore del Centro Servizi Culturali S, Chiara, Massimo Ongaro. «E’ stata senza dubbio un’esperienza entusiasmante e decisamente positiva, che ci ha permesso di aprire scenari di collaborazione impensabili fino a poco fa, utilizzando il teatro come uno strumento di crescita in grado di regalare nuove prospettive.. Mi preme anzitutto ringraziare Anffas Trentino per l’opportunità che ci hanno offerto nel condividere insieme un progetto di questo tipo, consentendoci così di dare un ulteriore scopo alla nostra programmazione. Questo è stato soltanto il primo passo di un percorso complesso e impegnativo, che contiamo di far crescere quanto più possibile nei prossimi anni».
Analizzando qualche numero significativo, in questi primi 365 giorni si sono svolti 29 incontri, con 60 ore di lavoro complessivo. Sono state 4 le sedi teatrali messe a disposizione dal Centro S. Chiara, mentre hanno partecipato 3 operatori teatrali diretti da Michele Comite. Il tutto, completato dai ragazzi del servizio civile e dagli allievi di alternanza scuola lavoro che durante l’anno hanno partecipato ad alcuni incontri.
Il progetto Apeiron, termine che significa “illimitato” o “indeterminato” (il nome deriva da un concetto filosofico introdotto da Anassimandro), nasce con l’obiettivo di promuovere l’integrazione e la partecipazione attiva delle persone con disabilità intellettiva nella comunità, oltre a favorire la crescita personale e l’autostima dei partecipanti attraverso l’espressione artistica.
Nel corso degli anni Anffas Trentino ha ampliato l’offerta nell’area delle Arti, intraprendendo un lavoro nella prospettiva del teatro danza con l’obbiettivo di migliorare le capacità comunicative e relazionali, sviluppare la creatività e a favorire il lavoro di squadra delle persone coinvolte. La risposta delle persone direttamente coinvolte in questo nuovo progetto è stata positiva. Durante l’intero anno di lavoro hanno manifestato il proprio apprezzamento, dimostrando così capacità di adattamento e di volontà di mettersi in gioco per imparare questa antica arte.
«In questo anno il tempo si è fatto corpo. “‘Un uomo attraversa uno spazio vuoto mentre un altro lo osserva, ed ecco che nasce un atto teatrale’ – scriveva Peter Brook. - Per noi il teatro non è celebrazione di chi sa fare, ma spazio vivo, fragile, condiviso: ogni corpo che si espone crea senso. Ogni gesto è una dichiarazione d’esistenza. Abbiamo attraversato insieme lentezze, ostacoli, desideri. Il lavoro non è stato preparazione a uno spettacolo, ma esposizione nuda all’incontro. Nessuna recita. Solo tentativi. Presenze vere. In scena non ci siamo messi in mostra: ci siamo messi in relazione. Apeiron è uno spazio senza confini, dove l’arte non serve a “fare meglio”, ma a vivere più a fondo. Continuiamo». Questo il pensiero del direttore artistico, Michele Comite.
Anffas Trentino Onlus
È un’associazione di famiglie che opera nel campo della disabilità intellettiva e relazionale. Dal 1965 si prende cura delle persone con disturbi del neurosviluppo e con altre fragilità e sostiene le loro famiglie nelle proprie comunità. Si occupa di inclusione scolastica, lavorativa, di servizi sanitari, socioassistenziali e educativi, con una presa in carico personalizzata. Anffas risponde oggi alle necessità di oltre 1.000 persone in buona parte del Trentino, grazie a una presenza capillare di servizi, per costruire il futuro delle persone con disabilità intellettiva sul loro territorio. È presente con 41 strutture e 47 servizi, rivolti a ogni età e necessità, con oltre 661 professionisti tra dipendenti e collaboratori e 200 volontari, erogando più di 1.800.000 ore annue di attività riabilitativa, di assistenza, di cura e accompagnamento.
Quest’anno Anffas Trentino festeggia il suo 60° anniversario.