Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

L'Agenda delle Valli

Coldiretti su analisi dati cibo Istat

Inizio: 22/05/2025 dalle ore 21:00 - Fine: 22/05/2025 alle ore 22:00 IT
Lo spettro dei dazi e le guerre commerciali non fermano l’export agroalimentare Made in Italy che nei primi tre mesi dell’anno fa registrare un nuovo aumento del 6%, il doppio rispetto al dato generale di tutti i settori. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti e Filiera Italia sulla base dei dati Istat sul primo trimestre 2025 che vedono il cibo italiano proiettato verso un nuovo record dopo quello fatto segnare lo scorso anno a quota 69,1 miliardi.
Anche il mese di marzo conferma la crescita negli Stati Uniti, in attesa della decisione di Trump sui dazi al 10%, annunciati e poi sospesi per tre mesi. Il tycoon americano ha annunciato che invierà nei prossimi giorni delle lettere a diversi Paesi per comunicare le nuove condizioni sugli aumenti delle tarrife all'importazione. Le vendite agroalimentare negli Usa salgono nel trimestre dell’11%, secondo l’analisi Coldiretti, con una ripresa anche dell’export generale, seppur supportata dai soli farmaceutici e mezzi di trasporto, oltre che dal cibo.
In ottica dazi, i primi risultati venuti dalle trattative con Cina e Gran Bretagna sembrano comunque andare nella direzione dell’auspicata de-escalation e la speranza è che il dialogo possa prevalere anche tra Ue e Usa, lavorando a una soluzione diplomatica capace di scongiurare una guerra commerciale che avrebbe effetti disastrosi sulle rispettive economie – sottolineano Coldiretti e Filiera Italia –. Per tutelare agricoltori e cittadini sarà però importante evitare qualsiasi concessione che possa mettere in discussione il principio cardine della sicurezza alimentare per i consumatori.
La domanda mondiale di Made in Italy alimentare – rileva Coldiretti - non solo resiste, ma continua a crescere, con un successo che si fonda su due pilastri fondamentali: da una parte la qualità e l’unicità dei nostri prodotti, dall’altra il valore sempre più riconosciuto del modello della Dieta mediterranea. Se riusciremo a colmare il gap infrastrutturale e rimuovere i tanti ostacoli commerciali – conclude Coldiretti – sarà possibile portare il valore annuale dell’export agroalimentare a 100 miliardi nel 2030.
Ultimo aggiornamento: 16/05/2025 15:40:57