Arco (Trento) - È giunta in Comune la comunicazione ufficiale da parte dell’Ufficio relazioni istituzionali per l’area nord-est di Poste Italiane della riapertura, a partire dal mercoledì 19 febbraio, dell’ufficio postale di Bolognano. Orario: il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 8.20 alle 13.45 e il sabato alle 8.20 alle 12.45.
«Davvero una notizia bella e tanto attesa -dice il sindaco Alessandro Betta- dopo la chiusura avvenuta ormai quasi dieci anni fa, alla quale io e la mia Giunta ci eravamo opposti con una lunga mobilitazione e diverse iniziative, tutte purtroppo inascoltate da Poste Italiane, e quindi con un ricorso al presidente della Repubblica, tramite la responsabile del nostro ufficio legale, Barbara Zampiero, che contro ogni previsione ci ha dato ragione. Le motivazioni per non chiudere erano diverse e importanti: questo ufficio serve il bacino d’utenza dell’Oltresarca, zona delimitata dal fiume e quindi divisa fisicamente dal resto del Comune di Arco, ma soprattutto zona che si è espansa tantissimo negli ultimi anni e che conta 6000 abitanti circa. Non solo: quello sportello serviva allora e presumibilmente servirà anche adesso persone residenti in altri Comuni limitrofi, come ad esempio Nago, per i quali risulta di più facile accesso e più pratico da raggiungere. Al momento della chiusura serviva in media tra le 100 e le 200 persone al giorno, quindi un numero importante, e l’utenza era la più varia, ma costituita soprattutto da persone anziane, che oltre alla normale attività di ufficio postale necessitano di consulenze per i propri libretti e depositi e per il ritiro della pensione. Insomma, credo che sia davvero una bella notizia per tutta la nostra comunità, della quale ringrazio l’assessora Francesca Modena, che per concretizzare questo risultato si è spesa con grande passione».
«La comunicazione ufficiale del giorno di apertura, arrivata oggi, chiude un lungo e non semplice percorso di confronto con Poste Italiane -spiega l’assessora Francesca Modena- con l’ulteriore soddisfazione di un’apertura di quattro giorni alla settimana, cosa che non era per niente scontata, compresi il mercoledì, giorno del mercato quindicinale, in cui ad Arco l’ufficio postale può essere difficoltoso da raggiungere, e il sabato, importante per chi durante la settimana lavora. Riuscire a riavere un servizio così importante sul territorio, in un momento storico in cui la tendenza è a centralizzare tutto, è veramente un bel risultato, specie per i residenti di Bolognano e di tutto l’Oltresarca. Un risultato controcorrente che riporta un servizio essenziale in un’area decentrata e contribuisce in modo significativo alla qualità della vita dei residenti e anche al pieno godimento dei loro diritti di cittadini. Un doveroso grazie va a Poste Italiane, i cui funzionari, una volta preso atto del nostro obiettivo, hanno fatto tutto il necessario per tradurlo in realtà».
«Devo essere sincera: le probabilità di vincere il ricorso non erano molto alte -spiega l’avv. Barbara Zampiero- e anzi i Comuni che si sono opposti alle chiusure delle poste per la stragrande maggioranza hanno perso. Credo che i motivi del nostro successo siano due: aver scelto Roma, cioè il presidente della Repubblica, che fa suo il pronunciamento del Consiglio di Stato, più attento ai temi dei diritti della cittadinanza; e aver puntato tutto su un unico concetto, chiaro e semplice: Poste Italiane nel momento in cui gestisce un servizio pubblico deve muoversi secondo le norme delle pubbliche amministrazioni. Ma quando hanno chiuso l’ufficio di Bolognano sono mancati il preavviso di chiusura e la comunicazione del motivo; forse sembrano solo dei cavilli, ma stanno alla base dell’agire di una pubblica amministrazione, e infatti il Consiglio di Stato ci ha dato ragione».