ROVERETO (Trento) - “Archivi per il futuro”. È questo il titolo del video con cui la Biblioteca Civica “G. Tartarotti” ha partecipato il 6 giugno scorso alla manifestazione ”Per la Notte degli Archivi 2025” promossa dal festival Archivissima. Giunto alla decima edizione il festival si svolge con il patrocinio dell’Associazione nazionale archivistica italiana e coinvolge oltre 450 istituzioni in tutta Italia. Il tema di quest’anno, #dallapartedelfuturo, invitava a rileggere gli archivi come luoghi vivi e dinamici, capaci di dialogare con il tempo che verrà.
“Il video, visibile sul canale YouTube della biblioteca e sul sito di Archivissima, è nato da una riflessione sul rapporto tra memoria e progettazione, e racconta una storia di futuro a partire dai documenti custoditi nell’Archivio Storico Comunale – Ufficio Tecnico e negli archivi privati degli architetti Mario Kiniger e Giovanni Tiella. Attraverso disegni, lucidi, piante e tavole, si ripercorrono diverse visioni urbanistiche che nei decenni hanno immaginato nuovi scenari per l’area strategica della stazione ferroviaria di Rovereto”, spiega la responsabile dell’ufficio servizi al pubblico e valorizzazione del patrimonio della città della biblioteca civica Cristina Sega.
Il video, per le riprese di Nicola Ganci e Massimo Vicentini e montaggio di Eleonora Marangoni, contiene interventi della sindaca di Rovereto Giulia Robol, di Fabio Campolongo dell’Umst soprintendenza per i beni e le attività culturali , dell’archivista referente per fondi archivistici personali e manoscritti della Biblioteca Rinaldo Filosi oltre che di Cristina Sega. Sottolinea come gli archivi non siano soltanto custodi del passato, ma anche strumenti per leggere il presente e orientare le scelte future. In particolare, gli archivi di architettura si rivelano serbatoi di riflessioni ancora attuali, capaci di alimentare visioni innovative per la città di domani.
“Questi documenti diventano oggi parte di una "memoria del futuro", un patrimonio progettuale che continua a ispirare il presente, in particolare nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana “Station for Transformation – La stazione come motore di cambiamento urbano, sociale ed ecologico”, promosso dal Comune di Rovereto e co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il bando European Urban Initiative”, ha aggiunto Cristina Sega.