Alto Adige, Lavori Consiglio: Riforma abitare, ordini del giorno e discussione articolata
Inizio:
06/06/2025 dalle ore 20:00
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Fine:
06/06/2025 alle ore 21:00
IT
Nell’ambito della discussione del disegno di legge provinciale n. 41/25: Riforma Abitare 2025, sono stati discussi nella tarda mattinata di oggi gli ordini del giorno.
Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha riferito che la Giunta accoglieva gli ordini del giorno 3 per un monitoraggio del mercato immobiliare (Freie Fraktion), riformulato in considerazione del fatto che i dati sono già a disposizione, 4 sugli studentati a prezzi accessibili (SVP e Partito Democratico), 5 su uno Studio sulle cubature pubbliche a Bolzano (Team K) con modifiche. Gli altri sono stati ritirati o illustrati di seguito.
Andreas Leiter Reber ha illustrato l’ordine del giorno 3, ACCOLTO, Istituire un monitoraggio del mercato immobiliare, la Freie Fraktion, chiedeva di incaricare la Giunta provinciale di rilevare in via continuativa le aree e le cubature di nuova individuazione nonché quelle edificate con nuova destinazione d’uso, e di pubblicare annualmente tali dati. “È importante elaborare e pubblicare i dati”, ha detto il consigliere
Waltraud Deeg (SVP) ha presentato l’ordine del giorno 4, ACCOLTO, Studentati a prezzi accessibili, con cui SVP e Partito Democratico chiedevano di incaricare la Giunta provinciale 1. di verificare quali presupposti normativi o quali misure amministrative siano necessarie per consentire anche in Alto Adige di utilizzare le stanze degli studentati nei periodi in cui non si tengono lezioni; 2. nel caso di un’eventuale implementazione di questo modello, di garantire che l'utilizzo nei mesi estivi sia riservato solo a scolari, scolare e studenti per studi o tirocini e che comunque i prezzi siano accessibili; 3. di garantire che le maggiori entrate derivanti da questi affitti vengano utilizzate per ridurre le tariffe per le/gli studenti. La consigliera ha ricordato che la proposta si rifaceva al modello austriaco, aggiungendo che ora una stanza costa 500 €, il che va oltre le normali disponibilità di una famiglia, quindi bisogna cercare di offrire prezzi accessibili.
Con l'ordine del giorno 5, Studio sulle cubature pubbliche a Bolzano, ACCOLTO, il Team K chiedeva di impegnare la Giunta provinciale a commissionare, in collaborazione con il Comune di Bolzano, uno studio ed analisi sulle cubature pubbliche presenti a Bolzano, che analizzi - la situazione dei palazzi pubblici e la possibilità di spostamento degli uffici presenti; - la loro predisposizione ad essere trasformati in cubature abitative, per uffici e negozi (piano terra), inclusi relativi costi e il valore delle cubature create a prezzi di mercato; - l’eventuale effetto sul mercato abitativo e degli affitti in centro; - l’eventuale effetto positivo sulla logistica ed il traffico; - l’eventuale effetto positivo di uno spostamento in altri quartieri fuori dal centro città sulla vita sociale ed economica degli stessi;- a valutare, quantomeno, nel caso di ristrutturazioni e nuove costruzioni di palazzi provinciali, di dislocare gli stessi non in centro ma nei quartieri; - a prevedere l’integrazione dei risultati dello studio nel futuro progetto Areale BZ / spostamento stazione BZ. Ha modificato la proposta con riferimento alle costruzioni future dei prossimi palazzi provinciali, quindi mantenendo suolo l’ultima richiesta. La proposta mira evitare il concentramento di strutture e traffico nel centro storico, ha spiegato Köllensperger (Team K).
Con l’ordine del giorno 6, Predisporre punti di ricarica per veicoli elettrici presso le stazioni di servizio pubbliche con possibilità di pagare con bancomat e carta di credito, la Süd-Tiroler Freiheit chiedeva al Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano di 1. invitare la Giunta provinciale ad adottare le necessarie misure normative e organizzative affinché in tutte le stazioni di servizio della provincia accessibili al pubblico possano essere installate anche stazioni di ricarica per veicoli elettrici. La priorità va data all'installazione di stazioni di ricarica rapida per soddisfare al meglio le esigenze di viaggiatori, pendolari e turisti. In una prima fase, è necessario concentrarsi sull'autostrada del Brennero e sulle principali vie di transito, tra cui la MeBo; 2. incaricare la Giunta provinciale di pensare a opportuni incentivi per sostenere da un punto di vista finanziario e organizzativo i gestori delle stazioni di servizio nella predisposizione di punti di ricarica per veicoli elettrici. In particolare, va incentivato l’utilizzo dei tetti piani delle stazioni di servizio per installarvi degli impianti solari; 3. che sia possibile in tutte le attuali e future stazioni di ricarica pubbliche della provincia di Bolzano pagare con bancomat e carta di credito. Sven Knoll (STF) ha rilevato che in alcuni tratti della rete stradale non ci sono punti di ricarica, e che sull’asse del Brennero sarebbero importanti stazioni di ricarica veloci. A volte, ha aggiunto il consigliere, il pagamento con App in provincia di Bolzano non funziona. In replica, l’ass Peter Brunner ha ritenuto sensata la proposta, ma riferito che quanto richiesto è già attuato o in programmazione, come confermato anche dai tecnici dell’A22 e di Alperia recentemente incontrati entro il 2026 ci saranno 1.000 punti di ricarica lungo le arterie principali, anche dove attualmente non ci sono infrastrutture. Per questo, respingeva l’ordine del giorno, che anche l’aula ha respinto con 11 sì e 20 no.
Il passaggio alla discussione articolata è stato approvato con 22 sì e 10 astensioni.
L’articolo 1 interviene sull’art. 1 della legge 13/98, che riguarda le norme generali. Zeno Oberkofler (Gruppo verde) ha proposto una modifica relativa al comma 4, al fine di ampliare alle cooperative la possibilità di recuperare abitazioni per il fabbisogno primario. L’ass. Ulli Mair ha chiarito che anche in forma di cooperativa le persone potranno fare richiesta come singoli, e l’emendamento è stato respinto. L'articolo è stato approvato con 20 sì e 13 astensioni.
L’articolo 2 riguarda gli interventi di emergenza in caso di calamità naturale; è stato approvato senza discussione né emendamenti (33 sì), così come l’articolo 3 sui provvedimenti per casi sociali d’emergenza (33 sì).
L’articolo 4 interviene sul capo 6 della legge 13/98, “Contributi per costruzione, acquisto e recupero di abitazioni per fabbisogno abitativo primario”, in materia di requisiti per le agevolazioni. 8 gli emendamenti. L’ass. Ulli Mair ha proposto un adeguamento di natura tecnica; Zeno Oberkofler (Gruppo verde) ha fatto riferimento al bonus cubatura in caso di recupero, apprezzando che nella legge fosse sostenuto, chiedendo di reintrodurre i riferimenti alla “volumetria non utilizzati" e ai “sottotetti”, e l’ass. Mair ha riferito che il senso dell'articolo è semplicemente quello di distinguere tra nuova costruzione e recupero, in termini generali. Lo stesso Oberkofler ha poi chiesto di sopprimere la possibilità di agevolazioni per le ville (cat. A7), per agevolare altre categorie ed evitare ulteriore cementificazione del suolo, l’ass. Mair ha chiarito che la categoria non riguarda immobili di lusso: anche lo Stato considera l’A7 come categoria per le agevolazioni prima casa; Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto l'introduzione di un comma al fine di prevedere sia residenza che posto di lavoro per almeno 5 anni sul territorio provinciale per accedere alle agevolazioni (requisiti che sono alternativi nell’art. 45 della lp 13/98). Secondo Brigitte Foppa (Gruppo verde), così si vuole creare nuova povertà e disagio, Sven Knoll (STF) ha difeso la proposta, sottolineando che si tratta di prestazioni finanziate con i soldi dei contribuenti: si tratta di una questione di giustizia che non ha niente a che fare con questioni di povertà o emarginazione, l’ass. Mair ha chiarito che la proposta renderebbe il sistema molto più complicato, e chiarito che non si tratta di aiuti sociali, aggiungendo che le richieste in quest’ambito sono poche - si tratta di garantire la mobilità a livello comunitario, le richieste di agevolazioni edilizie da parte di stranieri sono meno del 2%. Waltraud Deeg (SVP) aveva proposto di inserire un comma al fine di escludere dalle agevolazioni edilizie i richiedenti i cui genitori siano proprietari di una determinata superficie abitabile, in modo da destinare i fondi dove necessario, ma l’ha poi ritirato. Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto che nel calcolo delle agevolazioni edilizie vengono calcolati solo i componenti della famiglia residenti in provincia, nonché di introdurre un comma per considerare l’anzianità di residenza di tutti i componenti adulti della famiglia in comuni della provincia, ma l’ass. Mair ha replicato l'articolo 47 riguarda il punteggio, che è già previsto che l’agevolazione riguardi abitazioni già occupata dalle persone richiedenti e che le proposte sono una complicazione non necessaria. Franz Ploner (Team K) ha chiesto la soppressione del comma 12, in quanto un alloggio agevolato per il fabbisogno primario dovrebbe essere dato in affitto in base alla normativa vigente, ma l’ass. Mair ha spiegato che si tratta di casi di persone che hanno accesso a un alloggio per motivi di servizio, per esempio le forze dell'ordine. Degli emendamenti presentati è stato approvato solo quello dell’ass. Mair. In merito all’articolo, Waltraud Deeg ha fatto riferimento alle previste deleghe alla Giunta sui punteggi, ritenendo che questo permette effettivamente maggiore flessibilità, ma le famiglie hanno bisogno di certezza del diritto e informazioni. Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha condiviso questa posizione, aggiungendo che il Consiglio rimane responsabile per le sanzioni, la Giunta per i premi. D’accordo anche Zeno Oberkofler (Gruppo verde), che ha chiesto che il consiglio venga informato di tutte le delibere. Hannes Rabensteiner (STF) ha risposto a Foppa in merito al fatto che con i propri emendamenti causerebbe povertà, mentre intende semplicemente sostenere i residenti, i quali davvero si muovono verso la povertà. Franz Ploner (Team K) ha ricordato che in commissione era stato detto che tutte le modifiche in linea di principio dovranno passare proprio in commissione. Foppa ha chiarito che aveva voluto semplicemente chiarire gli effetti della modifica. L’ass. Ulli Mair ha detto a Deeg che un punteggio minimo è previsto nella legge come in passato, ed espresso disponibilità a informare su cifre e fondi, ma in commissione era stata richiesta un’intesa vincolante con le parti sociali e un parere vincolante, il che è troppo. L’articolo è stato approvato con 21 sì, 4 no e 9 astensioni.
L’articolo 5 interviene sul capo 6 della legge 13/98, “Contributi per costruzione, acquisto e recupero di abitazioni per fabbisogno abitativo primario”, in materia di agevolazioni. L’ass. Ulli Mair ha presentato due emendamenti relativi al mutuo agevolato, che potrà essere sia a tasso fisso che a tasso variabile per consentire più alternative e non dovrà necessariamente essere inferiore a un terzo dei vantaggi, e un ulteriore emendamento riferito al recupero di alloggi multipiano. Franz Ploner (Team K) ha ricordato di aver proposto il tasso variabile in commissione, ma gli era stato risposto di no in quanto per la programmazione a lungo termine era più opportuno il tasso fisso. Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha aggiunto che il tasso variabile è interessante anche per le banche, in caso di mutuo a lungo termine; il presidente della provincia Arno Kompatscher ha riferito che l’integrazione era stata prevista in seguito agli incontri con le banche: la certezza di programmazione restava comunque un obiettivo, ma si voleva dare un margine di movimento ai cittadini; l’ass. Mair si è rammaricata di non aver accolto allora l'emendamento di Ploner, dando seguito all’opinione delle banche: poi erano state trovate altre soluzioni. Waltraud Deeg (SVP) ha ritirato un proprio emendamento per l’aumento dei contributi, nonostante fosse convinta della relativa bontà, e Maria Elisabeth Rieder (Team K) l’ha fatto proprio; l’ass. Ulli Mair ha chiarito che la proposta era pure populismo perché richiederebbe il raddoppio delle risorse, cosa che come Deeg ben sa non è possibile: si arriverebbe a una copertura quasi totale del costo degli alloggi. Anche in questo caso, sono stati approvati solo i 3 emendamenti a firma Mair. Di seguito, Deeg ha chiesto informazioni in merito al fondo di rotazione, Rieder ha fatto riferimento alla trattazione delle domande già depositate in base alla nuova regolamentazione, Myriam Atz (Süd-Tiroler Freiheit) ha fatto riferimento al caso di una famiglia che non riesce più a pagare il mutuo e deve vendere l’alloggio, chiedendo se in questo caso il pagamento una tantum va restituito. L’ass. Ulli Mair ha risposto, in merito al fondo di rotazione, che sarebbe poco serio parlare di dettagli quando le trattative con le banche sono ancora in rotazione, ha confermato l’applicazione alle domande non ancora esaminate; i casi di emergenza, molto rari, sono già disciplinati, e il ridotto numero di recessioni lascia sorprese anche le banche. Il pres. Arno Kompatscher ha chiarito che il prestito, ma non il contributo di capitale, andrebbe restituito; le banche hanno confermato il rischio zero. L’articolo 5 è stato approvato con 21 sì e 13 astensioni.
Ultimo aggiornamento:
06/06/2025 14:28:10