A Valmarina la nuova sede dell’Archivio Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici
Inizio:
12/06/2025 dalle ore 21:00
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Fine:
12/06/2025 alle ore 22:00
IT
Quasi 400 documenti, tra pubblicazioni, atti amministrativi, tesi di laurea e progetti: un patrimonio di conoscenza che restituisce in modo organico l’attività scientifica e istituzionale sviluppata in Italia sul tema della città storica e del paesaggio. Un fondo che conserva il pensiero di alcune tra le figure più autorevoli del dibattito culturale e politico del secondo Novecento, come Giulio Carlo Argan, Giovanni Astengo, Bruno Gabrielli e Roberto Gambino. È l’Archivio dell’Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici, realtà da sempre attiva nella salvaguardia dei centri e delle città storiche e nella rigenerazione del tessuto urbano esistente.
Il centro di documentazione ha trovato sede a Valmarina e oggi per la prima volta ha aperto le porte alla cittadinanza, in occasione di una giornata dedicata alla città, all’editoria e alla ricerca, organizzata da Ancsa con il supporto del Parco dei Colli di Bergamo e la presenza di ricercatori e docenti del Politecnico di Milano, del Politecnico di Torino, dell’Università IUAV di Venezia, dell’Università degli studi di Bergamo e di Sapienza Università di Roma.
Tra i momenti centrali dell’iniziativa, anche la presentazione dei 15 volumi della Collana “Documenti”, pubblicati da Ancsa tra il 2017 e il 2025, che analizzano le trasformazioni urbane e paesaggistiche in atto, con particolare attenzione alle sfide globali e ai contesti territoriali locali.
“Il Parco dei Colli - sottolinea il presidente Oscar Locatelli - ospita oggi un grande patrimonio di conoscenza nazionale e internazionale, un archivio di enorme valore per il calibro di documenti che conserva e ci permetterà analisi e riflessioni sul futuro dei nostri spazi urbani. Questa apertura assume un significato ancora più ampio: rappresenta il primo passo per costruire qui un Centro Studi sulle tematiche del paesaggio e della conservazione. Potrà diventare anche osservatorio sull’impatto del turismo, oggi sempre più difficile da gestire, e sullo stato di salute delle nostre città storiche. Valmarina diventerà sempre più un luogo di studio e ricerca a disposizione di tutti”.
“Abbiamo scelto Valmarina, perché il Parco dei Colli è un esempio emblematico: un territorio che unisce natura, patrimonio, comunità - spiega Stefano Storchi, presidente di Ancsa - Il valore dell’archivio è altissimo, per noi e in generale: è stato riconosciuto come patrimonio culturale dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Ministero della Cultura. Conserva la memoria dell’associazione e gli atti digitalizzati del Premio Gubbio, ma anche documenti fondamentali per comprendere il dibattito sul futuro dei centri storici in Italia, a partire dagli anni Sessanta. Per la prima volta, questi materiali sono accessibili in un unico luogo fisico e saranno progressivamente valorizzati in chiave scientifica e divulgativa. A partire dall’archivio, intendiamo sviluppare un centro di documentazione permanente, che metta in relazione la dimensione storica urbana con quella extraurbana, per valorizzare il concetto di città storica e ampliare lo sguardo al paesaggio storico”.
Oltre all’apertura dell’archivio - la cui costituzione fu avviata tra il 2013 e il 2014 grazie al lavoro di Mauro Volpiano, coordinatore scientifico, Paola Palermo, Matteo Pais e Gianni Carullo - e la presentazione delle pubblicazioni, l’appuntamento ha rappresentato un momento di confronto sul ruolo dell’editoria come strumento di divulgazione e approfondimento culturale, con il contributo di studiosi e accademici. Dopo i saluti istituzionali di Oscar Locatelli, Stefano Storchi, e di Elena Carnevali, sindaca di Bergamo, l’introduzione di Marika Fior, segretaria generale Ancsa.
Nel corso della tavola rotonda “Pubblicare e divulgare la cultura”, aperta da Nicola Russi, del Politecnico di Milano e del direttivo Ancsa, si sono confrontati Francesco Gastaldi (IUAV), Bertrando Bonfantini e Laura Pogliani, del Politecnico di Milano, e Fulvio Adobati, dell’Università degli Studi di Bergamo.
A seguire Mauro Volpiano, Politecnico di Torino e vicepresidente Ancsa, ha illustrato le prospettive dell’Archivio e del Centro Studi collegato. La mattinata si è conclusa con un rinfresco, mentre nel pomeriggio si è tenuta l’assemblea straordinaria dei soci Ancsa.
Ultimo aggiornamento:
06/06/2025 14:27:05