Sulla richiesta dei difensori di Fontana si sono opposti sia il Pm Carlo Alberto Lafiandra sia i legali di parte civile, Annamaria Rago, Ermanno Talamone e Manuela Scalia.
I giudici - al termine della camera di consiglio - hanno respinto la richiesta: "non sussistono ragioni di cautela per sottrarre il dibattimento alla pubblica udienza", è la motivazione. La Corte ha respinto il rito abbreviato, come era accaduto in sede di udienza preliminare, con il giudice Piera Bassi ha aveva rigettato l'istanza avanzata dai legali del 43enne. Davide Fontana deve rispondere di omicidio volontario, distruzione di cadavere e occultamento.
COSTITUZIONE PARTI CIVILI - Durante l'udienza si sono costituite le parti civili, i familiari di Carol Maltesi, mentre è stata rigettata l'istanza di costituzione di parte civile del Comune di Rescaldina, rappresentato in aula dal sindaco Gilles Andrè Ielo.
I legali di Davide Fontana hanno inoltre chiesto una perizia psichiatrica per stabilire la capacità di intendere e volere al momento del tragico atto e per valutare eventuali aspetti psicologici che avrebbero potuto influenzare il suo agire al momento dell'omicidio.
DISSEQUESTRO ABITAZIONI - Infine i giudici della Corte d'Assise hanno stabilito anche il dissequestro dei due appartamenti di Rescaldina dove è stato consumato l’omicidio di Carol Maltesi, 26enne, originaria di Sesto Calende (Varese). Il processo è stato aggiornato al 28 novembre.