Il taxi è stato incrociato da una pattuglia a Varna e i carabinieri hanno immediatamente bloccato il passeggero. Sulla sua giacca (sottoposta a sequestro) evidenti tracce di sangue della vittima.
L’indagato, R.G., un tunisino 35enne senza fissa dimora e disoccupato, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e condotto in caserma e sottoposto ai consueti rilievi foto-dattiloscopici. Quindi, avvisato il pubblico ministero, questi ne ha disposto la custodia in carcere, dove è stato accompagnato dai carabinieri ed è in attesa di udienza di convalida.
Non sono ancora del tutto chiari i motivi della lite finita a colpi di fendente ma i militari brissinesi hanno sequestrato quasi ottocento euro in contanti trovati addosso all’indagato.
La vittima, un marocchino 33enne residente a Bressanone, già noto alle forze dell'ordine, è stato curato per le ferite riportate al volto presso il pronto soccorso dell’ospedale brissinese ed è stato già dimesso con una prognosi di venti giorni. Il coltello, di cui l’aggressore si era disfatto durante la fuga, è stato rinvenuto dai carabinieri e sottoposto a sequestro. Il taxista, intervenuto su chiamata in un luogo appartato non troppo distante, tra via Dante e via stazione, non aveva inteso nulla ed è rimasto piuttosto spaventato. In poco tempo lo spavento si è tramutato in arrabbiatura e prima che il tunisino fosse portato via in manette ha preteso che gli fosse corrisposto il costo della corsa fino a Varna. L’arrestato quindi, prima di farsi mettere le manette, ha saldato il conto…