Utilizzare una
shopper quando si va a fare la spesa al supermercato è un’abitudine molto positiva, che fortunatamente sta divenendo sempre più comune.
Fare questa scelta fa rima con comodità e praticità, ma è anche un qualcosa di molto prezioso per l’ambiente, e in quest’articolo andremo a scoprire perché, presentando dei dati emblematici.
Cosa sono le shopper e cosa le contraddistingue
Le shopper sono delle
buste solide e resistenti, le quali possono essere
utilizzate un’infinità di volte; pur essendo così affidabili, esse hanno un ingombro praticamente nullo, essendo pieghevoli, dunque il loro uso è pressoché privo di “contro”.
Oltre a questo, bisogna sottolineare anche che le shopper sono molto piacevoli dal punto di vista estetico, di gran lunga migliori rispetto alle classiche buste “usa e getta”.
Come si può notare con una semplice ricerca in rete, questi oggetti hanno un design assai gradevole e, in molti casi, non hanno perfino nulla da invidiare a delle vere e proprie borse estive; su e-commerce di gadget come
www.gadget48.com, peraltro, le shopper possono essere acquistate anche in versioni personalizzate, impreziosite, ad esempio, dal logo di un’azienda.
Ridurre le quantità di rifiuti plastici: un'assoluta priorità ambientale
Oggi, ridurre le quantità di
rifiuti plastici è diventata una priorità a cui nessuno può sottrarsi.
I dati ufficiali a tale riguardo sono svariati, si pensi ad esempio a quelli di
Eurostat: il noto istituto statistico europeo evidenzia come l’Europa producesse,
nel 1950, la quantità complessiva di
1,5 milioni di tonnellate di rifiuti di questo genere, cifra che
nel 2018 ha raggiunto quota
359 milioni.
Siamo dinanzi ad una crescita inarrestabile ed assolutamente allarmante, dunque urge un’immediata inversione di tendenza.
La plastica è un materiale molto pericoloso per l’ambiente: se impropriamente dispersa in natura, infatti, essa può richiedere tempi lunghissimi per deteriorarsi, dunque i suoi effetti negativi si accentuano in maniera importante.
Ovviamente, anche laddove sia smaltita in modo corretto, la plastica costituisce una minaccia per l’ambiente: è evidente come la gestione di masse di rifiuti a tal punto imponenti sia destinata ad avere dei risvolti negativi in tal senso.
Lo stesso
Eurostat peraltro, in un’altra statistica, sottolinea il fatto che i rifiuti plastici prodotti nel continente corrispondono ben
nel 39,9% dei casi ad
imballaggi, tra cui figurano anche le buste in plastica di tipo usa e getta, il cui utilizzo era, fino a pochi anni addietro, fortemente abusato.
Un passo importante contro le buste "usa e getta": la Direttiva 2015/720/UE
Proprio perché la necessità di ridurre la produzione di rifiuti plastici è divenuta un’autentica emergenza, diversi Paesi hanno posto delle
limitazioni in tal senso, e certamente ne arriveranno di nuove.
Nel 2018, ad esempio, l’Italia ha recepito la
Direttiva 2015/720/UE, la quale vieta ai supermercati di
fornire buste per la spesa in modo gratuito, come avveniva in passato: oggi, come ormai noto, se si richiedono delle buste alla cassa, il loro importo viene conteggiato direttamente nello scontrino.
Oltre a questo, tale direttiva ha imposto che i supermercati forniscano esclusivamente buste di tipo
compostabile.
Usare le shopper fa bene alla natura ed è conveniente
Se, come visto, le buste in plastica sono state bandite a favore di buste di tipo compostabile, è evidente il fatto che ricorrere a questi articoli “usa e getta” non sia una buona pratica; la stessa normativa, d’altronde, cerca di disincentivarla, imponendo il pagamento di ogni busta che viene richiesta al supermercato di riferimento.
Ed allora, perché non utilizzare sempre una shopper, quando si va a fare la spesa? Un’abitudine semplice come questa buon fornire
ben più che un semplice aiuto all’ambiente, senza trascurare i tanti vantaggi che sa garantire nella quotidianità.
In questo modo, infatti, si evita di accumulare delle buste che mal si prestano ad essere riutilizzate, e, cosa non trascurabile, ciò consente anche di risparmiare: considerando un lasso temporale significativo, come può ad esempio essere un anno, restano nel proprio portafoglio delle somme non irrilevanti.