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Edilizia rurale tradizionale e paesaggio alpino in Trentino

A Palù del Fersina un convegno promosso da TSM-STEP Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio

PALÙ DEL FERSINA (Trento) - Per due giorni Palù del Fersina, in Val dei Mocheni, è stato teatro di una riflessione sul recupero dei masi e sull'edilizia rurale tradizionale per la rigenerazione del paesaggio alpino, nell'ambito di un convegno organizzato da TSM-STEP Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio, in collaborazione con l’Istituto Culturale Mòcheno/Bersntoler Kulturinstitut. L’evento, che ha previsto il coinvolgimento di docenti, professionisti, esperti e rappresentanti della comunità locale, si colloca all’interno delle attività, avviate nel 2023, di ricognizione, ricerca e formazione sull’edilizia rurale tradizionale, con particolare riferimento all’utilizzo di pietra e legno nella costruzione e ristrutturazione dei masi presenti in Val dei Mocheni. Si tratta di un progetto realizzato nell’ambito del programma PNRR “La forza della minoranza: rinascita di un borgo di matrice germanica a sud delle Alpi”.

"Oggi è possibile immaginare - ha detto l'assessore provinciale all'urbanistica Mattia Gottardi - che un maso possa essere sostenibile dal punto di vista economico, ambientale ed energetico, mantenendo nel contempo le caratteristiche architettoniche tradizionali. Questo implica la necessità di rivedere l'impatto normativo della pianificazione territoriale provinciale, pensando ad un modo nuovo di vivere la montagna con un approccio che non consideri la sostenibilità economica come qualcosa di contrario alla tradizione e all'identità. Con questo progetto sui masi - ha aggiunto - partiamo dalla tradizione per andare verso l'innovazione. Con il progetto PNNR “La forza della minoranza: rinascita di un borgo di matrice germanica a sud delle Alpi" la Giunta provinciale ha voluto accendere un riflettore su Palù e sulla Val dei Mocheni, che rappresenta un simbolo dell'identità trentina, nella convinzione che questo sarebbe stato positivo per tutto il Trentino".

Questa progettualità su Palù e sulla Val dei Mocheni - ha detto Francesco Barone presidente di TSM - Trentino School of Management - evidenzia la capacità del sistema trentino di lavorare in modo corale, di riuscire nel rapporto interistituzionale a operare su progettualità di ampio respiro senza perdere l'attenzione per il particolare, quello che rende le nostre comunità uniche.
Il paesaggio, quindi, non è solo uno sfondo, ma diventa un attore protagonista, capace di plasmare le comunità stesse, influenzando le forme dell’abitare, del produrre, del vivere insieme e persino dei trasferimenti intergenerazionali. I masi, in questo senso, rappresentano perfettamente la resilienza e la capacità adattiva di una comunità alpina che grazie ad un intimo rapporto con il proprio territorio ha saputo preservare le proprie radici. TSM, grazie all’impegno di STEP Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio, sta sostenendo alcune importanti progettazioni di recupero del patrimonio rurale e tradizionale. Ma non solo, i masi - ha concluso Barone - possono essere valorizzati anche in chiave economica e turistica; possono essere spazi di nuova ospitalità, capaci di offrire esperienze autentiche per un turista che voglia vivere il Trentino e non solo attraversarlo. TSM, infatti, ha elaborato un percorso formativo per l’accoglienza in queste strutture che, in fondo, sono testimoni dell’identità delle nostre vallate".

E' un progetto - ha ricordato Giovanni Gardelli dirigente generale del dipartimento urbanistica, energia, catasto, tavolare e coesione territoriale della Provincia - che parte dagli Stati generali della montagna, realizzati nella precedente legislatura, che ha trovato un input eccezionale grazie al PNRR. Sono state coinvolte tutte le strutture provinciali e le società di sistema. Sono 35 interventi che vanno dai servizi di base fino a progetti di riqualificazione edilizia ai fini della promozione di un sistema di ospitalità diffusa e contributi per attività economiche e agricole".

"TSM-STEP sta sostenendo attraverso la ricerca e la formazione alcune importanti attività di recupero di masi e baite - ha detto Gianluca Cepollaro responsabile di TSM STEP - finalizzate alla valorizzazione del patrimonio rurale tradizionale attraverso una rifunzionalizzazione in chiave turistica. Si tratta di strutture caratterizzate da un’elevata qualità architettonica e paesaggistica propria dell’edilizia tradizionale di montagna esito di un’attività di sottrazione, quindi di disboscamento e dissodamento delle aree pendenti, e di addizione, quindi di creazione del prato e di costruzione di manufatti e infrastrutture come sentieri, staccionate e muri a secco. Al centro di tutto vi è la straordinaria capacità delle comunità nella gestione equilibrata delle risorse naturali e nella cura del territorio che rende queste strutture uniche dal punto di vista paesaggistico".

La due giorni di convegno si è conclusa con l'inaugurazione della mostra, al museo Filzerhof a Fierozzo, "Sguardi/Plick, masi e paesaggi mòcheni", un racconto delle architetture tradizionali mòchene, esito di secoli di adattamento e convivenza tra uomo e natura. Il percorso si snoda in alcuni blocchi tematici che approfondiscono diversi aspetti della vita nella Valle.
Ultimo aggiornamento: 15/06/2025 09:34:59
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