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"Destagionalizzare e distribuire i flussi sulle montagne lombarde"

Le proposte di Regione Lombardia per Valtellina e Valle Camonica

Milano - "Destagionalizzare e distribuire i flussi sulle montagne lombarde. E' in questa direzione su cui lavora l'assessorato regionale al Turismo per contribuire a portare ricchezza alle comunità locali e, al contempo, tutelare valli e monti, anche in vista del grande evento delle Olimpiadi e Paraolimpiadi di Milano Cortina 2026. Focus su Valtellina, in particolare Bormio e Livigno, ma anche sulla Valle Camonica, in particolare Ponte di Legno. Ne ha parlato parla Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, intervenendo al convegno "Insieme per le montagne. Ecoturismo e sostenibilità dall'Hindu Kush-Karakorum-Himalaya alle Alpi e Prealpi lombarde",, organizzato con l'Università di Bergamo e l’Università degli Studi di Milano, a Palazzo Lombardia, dove erano presenti relatori accademici e una settantina di studenti dei due atenei, che frequentano corsi in management del turismo.

Il dibattito è partito dalla cosiddetta Piramide dell'Everest, fino a domenica in mostra in piazza Città di Lombardia per la Design Week, ma che successivamente raggiungerà quota 5mila metri in Nepal per ricoprire il Laboratorio Osservatorio EvK2 impegnato nel monitoraggio dei cambiamenti climatici a danno delle montagne.
Sono intervenuti all'incontro all'Auditorium Testori Agostino Da Polenza (Presidente EV-K2-CNR), Flaminia Nicora; Prorettrice all'internazionalizzazione dell'Università degli Studi di Bergamo; Michele Locatelli, architetto ed esperto di ecoturismo in Himalaya; Alessandro Opler, Direttore del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell'Università di Milano; Maurizio Gallo, guida alpina, referente dello Sagarmatha Pollution Control Committee; Antonella Senese, geografa fisica dell'Università degli Studi di Milano; Federica Burini, geografa e presidente del corso laurea in Planning and Management of Tourism Systems dell'Università degli studi di Bergamo.
MONTI, PATRIMONIO LOCALE E VOLANO TURISTICO - "L'attrattività della Lombardia si intreccia fortemente alle sue montagne, considerando che le zone montuose rappresentano il 41% del nostro territorio e toccano tante nostre province (Brescia, Bergamo, Como, Lecco, Varese e Sondrio) - afferma Mazzali-. I nostri monti sono prima di tutto un prezioso patrimonio naturale regionale ma spesso offrono un palcoscenico a Grandi Eventi sportivi". In questo quadro, fa notare Mazzali, "sta proseguendo nel 2024 l’attività di promozione specifica della montagna lombarda sui mercati italiano ed estero, con un occhio all’evento Olimpico”. Nell’ottica di una distribuzione armonica del flussi, per evitare fenomeni di over tourism, “stiamo puntando sull’offerta di 'esperienze turistiche' (cammini culturali, cicloturismo, …) che coinvolga località meno ‘blasonate’ ma non certo meno belle”.

TRA LE MISURE ATTIVATE DALL’ASSESSORATO AL TURISMO A FAVORE DELLA MONTAGNA - Nel mese di ottobre 2023 è stato avviato il Bando “Sostegno alle strutture ricettive alberghiere ubicate nei Comuni Lombardi totalmente montani al fine di attenuare la crisi dovuta ai rincari delle fonti energetiche”. Si tratta di una sovvenzione a fondo perduto senza vincolo di rendicontazione, con una copertura finanziaria di 1 milione di euro.

Prosegue la misura “Sostegno alla competitività delle strutture ricettive alberghiere e non alberghiere”, finanziata attraverso risorse comunitarie PR FESR 2021-2027 per un importo iniziale 30 milioni di euro.

La misura promuove gli investimenti delle strutture ricettive per lo sviluppo competitivo e per la progettazione di offerte innovative anche in ottica di sostenibilità ambientale, oltre che alla luce della crisi innescatasi a seguito del conflitto russo-ucraino e della crisi energetica che rendono ancor più necessaria l’esigenza di sostenere la propensione agli investimenti, dirottata sui costi di gestione.
Ultimo aggiornamento: 20/04/2024 08:09:34
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