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Affitti turistici in Trentino: stabilità, qualità e futuro digitale

Il presidente Osti: "Turismo extralberghiero in salute, i dati delle prenotazioni mostrano segnali incoraggianti"

TRENTO - Mentre il dibattito nazionale si accende sulle nuove normative legate agli affitti brevi – con la recente sentenza del TAR Lazio che riaccende il confronto sui margini di intervento delle amministrazioni locali – in Trentino il comparto extralberghiero guarda all’estate 2025 con un mix di ottimismo e consapevolezza strategica.

A fare il punto è Maurizio Osti, presidente dell’Associazione Trentino Appartamenti, che conferma un avvio di stagione solido: «Le prenotazioni mostrano segnali incoraggianti. Accanto a un’irriducibile quota di last-minute, si sta consolidando una domanda più strutturata, con maggiore anticipo sui soggiorni e crescente attenzione alla qualità dell’offerta.

È un segnale importante, perché testimonia che i turisti non cercano più solo una sistemazione d’appoggio, ma una vera e propria esperienza abitativa integrata nel territorio. I nostri ospiti ci scelgono perché trovano un'accoglienza autentica, un rapporto diretto con i luoghi e le persone, e una qualità crescente nell’offerta».

Le preferenze dei turisti sono libertà, comfort, spazi: "Chi sceglie l’appartamento in Trentino cerca autonomia, ambienti familiari, giardini o terrazze dove godersi la montagna in tranquillità. E la connettività non è più un optional: lo smart working ha allungato le vacanze e alzato le aspettative. Sempre più spesso le famiglie decidono di lavorare qualche giorno da remoto, prolungando i soggiorni e contribuendo così alla destagionalizzazione, che per noi rappresenta una leva strategica".

Questo tipo di soluzione non è peculiare delle zone del Trentino più vocate al turismo, quali valli, montagna, laghi. La stessa città di Trento (secondo dati fornitici dal Comune ed aggiornati al 15 maggio più vantare 488 appartamenti turistici dotati di CIN su un totale di 618 strutture ricettive di varia tipologia censite nel capoluogo. Interessante notare che, su questi 488, 138 sono gestiti in forma imprenditoriale (ossia con P.IVA) e 350 in forma non imprenditoriale, ossia gestiti da privati con il proprio Codice Fiscale.
Sulla questione, osserva Osti, «mi si conceda una breve nota a margine: non sono certo 488 appartamenti turistici su un totale di 12.000 appartamenti sfitti nel capoluogo trentino a creare l’emergenza casa, oggetto proprio in questi giorni di analisi e dibattiti sia a livello locale che nazionale».

Sul fronte delle sfide, resta centrale la questione stagionalità. "Serve un sistema integrato - spiega Osti - tra privati, APT ed enti pubblici per valorizzare le mezze stagioni. Il turismo autunnale, enogastronomico o culturale può e deve diventare uno strumento di riequilibrio economico e territoriale. Questo significa costruire narrazioni e servizi adeguati, promuovere esperienze diverse, differenziare l’offerta. Il Trentino ha tutte le carte in regola per farlo, ma servono investimenti e coraggio".

Altro fronte caldo è la gestione digitale: "Oggi non basta essere online. Serve saperci stare: recensioni, channel manager, customer care automatizzati e mirati. La reputazione digitale è il nuovo capitale fiduciario: chi la cura, vince. Il turista digitale non perdona l’approssimazione, ma premia la trasparenza, l’efficienza e l’empatia. Per questo è fondamentale che i nostri associati siano formati e accompagnati anche su questi aspetti, con strumenti e competenze adeguate".

In un contesto nazionale in cui si moltiplicano norme, sentenze e interpretazioni sull’affitto breve – come nel caso della Keybox e degli obblighi CIN oggetto della recente sentenza romana – Osti invita a un approccio pragmatico: «Anche se il quadro normativo trentino è attualmente stabile, serve massima vigilanza. Ogni nuova regolamentazione può avere effetti a catena sulla gestione locale e sulla libertà di iniziativa degli operatori. Il rischio è che un eccesso di burocrazia o una normativa poco chiara scoraggino proprio quei piccoli proprietari che garantiscono un’accoglienza familiare e di qualità».

"Il Trentino - commenta Maurizio Osti - ha tutto per attrarre un turismo evoluto, consapevole, di qualità. Ma non possiamo sederci. Dobbiamo investire in formazione, digitalizzazione e sostenibilità. Solo così l’extralberghiero potrà continuare a crescere, offrendo esperienze autentiche nel rispetto del territorio. Noi ci crediamo e continuiamo a lavorare ogni giorno per costruire una rete forte, unita, capace di affrontare le sfide con professionalità e passione".

A conferma dell’impegno sul campo, l’Associazione Trentino Appartamenti non si limita alla rappresentanza: affianca quotidianamente i proprietari nella gestione operativa, normativa e promozionale, grazie a un network di consulenze, contatti istituzionali, scambi con le forze dell’ordine e una rete di competenze tecniche e legali. Incontri come quello recente con la Polizia Locale, dedicato agli adempimenti amministrativi e alla compliance, dimostrano un approccio concreto e collaborativo, orientato a tutelare chi lavora con serietà.

Fare rete, fare chiarezza, fare qualità: è su queste tre direttrici che l’associazione, in seno a Confcommercio Trentino, costruisce ogni giorno un extralberghiero più professionale, più competitivo, più sostenibile.
Ultimo aggiornamento: 15/06/2025 09:35:41
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