Vezza d'Oglio - Si avvicina a grandi passi la 6ª edizione della ultra disegnata tra i camminamenti della Grande Guerra. Un evento che anno dopo anno sta crescendo step by step richiamando in Alta Valle Camonica atleti da Italia, Germania, Russia, Francia, Montenegro, Belgio Austria e Usa. Come da programma le date da segnarsi in agenda sono quelle del 20, 21, 22 settembre. Tre giornate, a dir poco intense, che porteranno gli atleti a confrontarsi su tre differenti sfide: AUT (170km con11.500 m D+), 90K (5700m D+) e 30 Trail. (Per i non agonisti da non perdere i 20 km della Slow Trail non cronometrata e aperta a tutti).
Nella prova principe, sfogliando la lista partenti spicca uno dei grandi protagonisti delle ultime edizioni: il lecchese, dalle chiari origini valtellinesi, Luca Manfredi Negri. Queste le sue parole: «L'Adamello Ultra Trail per me sta diventando un appuntamento fisso. Nonostante un calendario gare molto denso, in quel periodo rimane sempre la gara più affascinante e sentita. Non ho avuto dubbi a inserirla in calendario. Il mio obiettivo? Provare a battere il mio tempo del 2018».
Cosa ti affascina di questa gara e cosa la differenzia da tutte le altre?
«Sicuramente la durezza e la bellezza del percorso, con quasi 12000 metri di dislivello positivo è seconda solamente al Tor des Geants. Amo il tracciato di gara e i sentieri attraversati, mai banali e monotoni. Sicuramente anche il clima che gira attorno. Dal venerdì alla domenica, il paesino di Vezza d'Oglio si anima e seppur senza troppi sfarzi, si respira un'aria magica. Non posso scordare l'affetto e il calore dei volontari e organizzatori, sempre top nella simpatia e nella disponibilità».
Un consiglio per chi si appresta ad affrontarla la prima volta.