Il coronavirus ha cambiato in pochi giorni l'atteggiamento di lombardi, italiani e anche a livello mondiale.
Ecco il commento di Celso Vassalini volontario Vice Presidente AiFOS - Protezione Civile:
"Le nostre piccole e grandi città e le sue affascinanti province sono forti e anche stavolta sapranno ripartire. Le città e le sue province vanno avanti, guai a fermarsi. Nervi saldi, seguiamo tutte le prescrizioni, ma non c'è motivo per non uscire di casa. Dubbi, timore zero. Certo che ce la faremo. Dobbiamo reagire e trovare quello stesso spirito di ricostruire che hanno avuto i nostri nonni e le nostre amabili nonne in un momento difficile come il dopoguerra. E lo faremo, le nostre città sono forti e lo dimostreranno anche stavolta. Capisco che il sentimento di tutti noi è però mutato. Prima il coronavirus era poco più di un'influenza, ora invece...
All'inizio l'abbiamo vissuto quasi come qualcosa di esotico, poi ce lo siamo trovato praticamente in casa. Fortunatamente la stragrande maggioranza delle persone assume questa malattia in modo quasi trascurabile con un sensibile autocontrollo. Però la psicosi aumenta. Credo che riuscire a tenere i nervi saldi sia fondamentale. Così come l’intervento del Presidente della Repubblica, il raccordo istituzionale, la catena di comando che va dal governo fino agli enti locali attraverso Regione, Comuni, Ats, prefetto, ospedali e la comunicazione, tutti gli operatori della Sanità e soprattutto agli uomini e alle donne della Protezione Civile, vestiti come Lancillotto nei check-point in tutti gli ospedali, con garbo ci danno consigli. Più continuiamo a presentarci uniti e più riusciremo a tranquillizzare tutti. Siamo tutti cuore della Lombardia, abbiamo probabilmente il miglior servizio sanitario d' Europa e tutti si stanno facendo in quattro: è una grande prova, ma ritengo non si debba eccedere nella preoccupazione.
Niente panico, insomma? Direi nervi saldi. Ci sono state date indicazioni sanitarie molto chiare, seguiamole e andrà tutto bene.