OSSIMO (Brescia) - L'ultimo saluto all'artista Gian Carlo Zerla sarà nella chiesa parrocchiale di Ossimo lunedì 3 novembre, alle 10.
L'artista lascia la moglie Amalia, il figlio Manuel, e in tanti - camuni e non - hanno fatto sentire nelle ultime ore la vicinanza ai familiari.
Gian Carlo Zerla si è diplomato all'Istituto D'Arte di Guidizzolo di Mantova, dal 1962 al 1969 frequenta lo studio di Franca Ghitti; nel 1970 ottiene una borsa di studio dal Governo Francese: si reca a Parigi dove studia affresco e mosaico all'Ecole National Superiore Des Beaux Arts e sempre a Parigi frequenta l'Accademia "Henry Goetz" alla guida di Sangier, studiando incisione e calcografia.
Ha frequentato l'Accademia d'arte Carrara di Bergamo dove era titolare di cattedra il maestro Longaretti, con lo stesso vive esperienze in Accademia e all'estero: negli anni 70 si reca con Longaretti all'Accademia di Praga dove vive emozionanti esperienze.
Nel 1976 realizza il grande murale di 350 metri quadrati, pubblicato su L'Umana Avventura (edizioni Jaca Book, Milano). Nei primi mesi del 1990, prima del suo totale abbattimento, dipinse un murale di 110 metri quadri sul Muro, intitolato alla pace e alla libertà; due anni prima fu invece autore di un presepio in grandezza naturale, composto da quarantatrè figuranti.
In Valle Camonica ha contributo alla fondazione del Centro Camuno di Studi Preistorici, con la scoperta di alcune incisioni rupestri, mentre Ossimo è stato promotore del Museo Etnografico.
La camera ardente di Gian Carlo Zerla è allestita nell'abitazione di via Belvedere a Ossimo, domenica 2 novembre alle 18 la veglia e lunedì 3 novembre i funerali nella chiesa parrocchiale di Ossimo.
Ultimo aggiornamento:
02/11/2025 00:05:00