Darfo Boario Terme - Una serata ricca di eventi, di emozioni e di ospiti illustri quella vissuta dal Panathlon Club di Vallecamonica presso l’albergo Aprica. Alla presenza di un buon numero di soci e del governatore dell’Area2 Lombardia Attilio Belloli, il presidente Bonino ha dapprima ringraziato i presenti e poi ha dato la parola al socio Angelo Martinoli che ha presentato e letto il curriculum di un nuovo socio del club: infatti è stato presentato ed accolto nel Club il prof. Nino Floridia, Dirigente Scolastico dell’Istituto Olivelli-Putelli di Darfo Boario Terme e già Premio Panathlon 2019. Il prof. Floridia da parecchi anni collabora, con i docenti del suo Istituto, con la Polisportiva Disabili Valcamonica con progetti di inclusività e accoglienza nei confronti della disabilità. Il prof. Floridia ha ringraziato delle belle parole nei suoi confronti ed ha affermato di mettersi a disposizione del club con la sua professionalità e competenza, confermando come il suo Istituto abbia sempre considerato lo studente nella sua completezza, compreso l’aspetto sportivo con tutti i valori che lo sport porta con sé, dal fair play al rispetto delle regole, al sacrificio, alla fatica, alla costanza negli allenamenti e nelle gare. Il presidente ha consegnato al nuovo socio lo statuto del Panathlon International e i simboli di appartenenza, la spilletta e il gagliardetto del Club, sottolineando come il mondo della scuola sarà fondamentale anche per il futuro del Club di Vallecamonica.
E’ toccato poi al socio Roberto Gheza presentare l’ospite della serata, Paolo Pocobelli, ‘persona straordinaria, di grandissima umanità e positività, già insignito dal Presidente della Repubblica all’ordine al merito della Repubblica Italiana’ protagonista della trasmissione TV Raitre Nuovi Eroi’. Dopo queste parole è stato proprio Paolo Pocobelli a prendere la parola con un’autopresentazione ‘sono pilota istruttore di volo paraplegico, ho 50 anni, una splendida famiglia e sono un uomo fortunato, perché faccio quello che ho sempre sognato di fare’. Quest’ultima frase sarà il leit motiv di tutta la serata con Paolo Pocobelli. Infatti l’ospite ha via via narrato la sua vita definendosi sempre ‘uomo fortunato’. ‘Sono stato innamorato dello sport sin da piccolo, judo e aeroplani dapprima, poi servizio militare pilota professionista ma nel 1994 un brutto incidente durante un atterraggio mi costringe dopo riabilitazioni a Bologna, Sondalo, in Germania su una carrozzina, ma ripresi con lo sport, basket in carrozzina, sci con gare in Coppa Europa e in Coppa del Mondo e poi di nuovo in volo, con i Baroni Rotti ed ero tornato per aria di nuovo, ecco perché sono sono un uomo fortunato’.
Ma la nuova vita sportiva di Paolo Pocobelli non è ancora iniziata: infatti acquisisce il brevetto di subacqueo, lascia il posto di lavoro in banca e lo sci e va a vivere in Egitto come video operatore subacqueo ‘ma non era quello il mio sogno’. Allora torna a Milano, per poco e poi gli Stati Uniti, San Diego perché ‘voglio fare l’istruttore di volo’.