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Giovedì, 17 ottobre 2019

Edolo, a Unimont incontro sui ghiacciai: quello dell'Adamello scomparirà entro fine secolo

Edolo - "Il ghiacciaio dell'Adamello si abbassa di 1 metro e 44 centimetri all'anno e scomparirà entro fine secolo. Rimarranno solo nevai". E' questa la fotografia tracciata dagli esperti nella serata di apertura della rassegna letteraria "Racconta la montagna", promossa da Unimont a Edolo (Brescia). Nell'incontro di apertura della terza edizione della rassegna letteraria è stato presentato il libro del regista e scrittore Marco Preti su "Il ghiacciaio di nessuno" e sono intervenuti il sindaco di Edolo Luca Masneri; Anna Giorgi, docente e responsabile di C.R.C. Ge.S.Di.Mont. di Unimont, Università degli Studi di Milano; Claudio Gasparotti, ideatore e coordinatore di "Racconta la Montagna", Roberto Ranzi, università degli Studi di Brescia e Claudio Smiraglia, già università di Milano.


Edolo UnimontINTERVENTI - Nei saluti introduttivi il sindaco Luca Masneri ha rimarcato l'importanza dei ghiacciai, l'Adamello in particolare, che vanno salvaguardati e del cambiamento climatico in atto. "I ghiacciai - ha detto Masneri - sono l'essenza della Valle Camonica e della zone alpine". La professoressa Anna Giorgi ha portato i saluti dell'assessore regionale Galli, impossibilitato a partecipare alla serata, e indicato gli obiettivi dell'iniziativa, quindi Claudio Gasparotti, ideatore e coordinatore della rassegna letteraria ha illustrato il programma di "Racconta la Montagna" e le diverse serate con appuntamenti anche oltre la location di Edolo.


PRESENTAZIONE LIBRO - Il regista e scrittore Marco Preti ha presentato “Il ghiacciaio di nessuno”, un romanzo ambientato nell'estate 1914 quando un ragazzo si arrampica sulla parete inviolata del Cornetto di Salarno. I muscoli tesi, le mani tagliate dalle Corde di canapa, lo sguardo fisso verso la cima: Italo Cattaneo non sa che quella sarà la sua ultima estate di pace, la sua ultima scalata innocente.

Di lì a poco per lui si aprirà l'inferno della Grande Guerra. Arruolato negli Alpini e destinato alla Compagnia Autonoma "Garibaldi", Italo si troverà a vivere e a combattere la guerra sulle vette, a quota tremila, lungo il gelido confine del Ghiacciaio di Nessuno che divide l'esercito italiano da quello austriaco. Un romanzo d'azione liberamente ispirato dalle leggendarie imprese dei Diavoli dell'Adamello, doloroso come la sorte di migliaia di soldati morti tra le rocce, entusiasmante e commovente come il patto d'amore e rispetto che lega gli uomini delle montagne. L'autore del romanzo ha poi raccontato alcuni episodi vissuti in questi anni sul ghiacciaio dell'Adamello.


ghiacciaio adamelloSTUDI SUI GHIACCIAI - Sono poi intervenuti Roberto Ranzi su "Il ritiro del Ghiacciaio dell’Adamello e la firma della Carta dell’Adamello” e Claudio Smiraglia su “Gli Itinerari glaciologici sulle montagne italiane come contributo allo sviluppo di un turismo sostenibile: i ghiacciai dell'Adamello". Entrambi hanno ribadito che "i cambiamenti climatici stanno provocando una rapida fusione dei ghiacciai". I dati più significativi: le temperature medie sono aumentate di un grado e mezzo lo scorso secolo e la superficie dell'Adamello è scesa da 30 Kmq del 1880 a 14,36 Kmq del 2016. Pioggia e sabbia del deserto aumentano ancor di più la fusione. Gli scenari futuri sono stati illustrati dal professor Smiraglia che ha ribadito: "Se non ci sarà un'inversione di tendenza i ghiacciai rischiano di scomparire entro fine secolo". Che scenario alpino avremo? "Le Alpi rischiano di diventare come sono oggi il Gran Sasso e gli Appennini".


Nella fase finale dell'incontro i direttori e responsabili dei diversi Consorzi della Valle Camonica, dai formaggi al vino - hanno presentato la loro attività e Oliviero Sisti, direttore del Consorzio Silter DOP, ha evidenziato l'importanza di riscoprire e valorizzare i prodotti locali.


di Chiara Panzeri

Ultimo aggiornamento: 17/10/2019 14:28:18
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