Tra queste, gelaterie e pasticcerie, bar e altri esercizi simili senza cucina, nonché i noleggi di attrezzature sportive e ricreative.
Le imprese devono risultare attive al momento della presentazione dell'istanza ed avere sede operativa localizzata nei Comuni inseriti all'interno dei comprensori sciistici definiti con deliberazione della Giunta regionale n. 5346 del 11 ottobre 2021.
Il requisito formale di ammissibilità è il calo del fatturato pari almeno al 30% con riferimento al periodo compreso tra 1° novembre 2020 ed il 30 aprile 2021 rispetto al medesimo periodo della stagione sciistica 2018-2019, da autocertificare in sede di presentazione della domanda
IL RISTORO - Il valore del contributo, che può andare da fino 10.000 a fino 55.000 euro, è regolato in base alle differenti tipologie di strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, alle relative caratteristiche dimensionali (numero di posti letto) e ove possibile alla categoria (classificazione) includendo alberghi, attività di agenzie viaggi, villaggi, foresterie, residenze turistiche alberghiere, case per ferie, attività di tour operator e rifugi.
Ad essere interessati sono i territori di 60 Comuni lombardi appartenenti a 7 province:
- Provincia di Bergamo: Ardesio, Branzi, Carona, Castione della Presolana, Colere, Costa Valle Imagna, Cusio, Foppolo, Gandino, Gromo, Mezzoldo, Moio de' Calvi, Oltre il Colle, Piazzatorre, Rogno, Roncobello, Serina, Schilpario, Selvino, Songavazzo, Valleve, Valtorta, Vilminore di Scalve, Valbondione.
- Provincia di Brescia: Angolo Terme, Artogne, Bagolino, Borno, Breno, Collio, Corteno Golgi, Pisogne, Ponte di Legno, Temù.
- Provincia di Como: Sormano
- Provincia di Lecco: Barzio, Casargo, Esino Lario, Margno, Moggio.
- Provincia di Pavia: Santa Margherita di Staffora.
- Provincia di Sondrio: Aprica, Bormio, Campodolcino, Caspoggio, Chiesa in Valmalenco, Gerola Alta, Lanzada, Livigno, Madesimo, Piuro, Teglio, Tirano, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva, Villa di Tirano.
- Provincia di Varese: Brinzio, Cunardo, Maccagno con Pino e Veddasca.
"Si tratta di un avviso molto utile per il mondo della montagna e la sua economia - conclude l'assessore Sertori - e che aiuterà la ripartenza dopo la brusca e dura fermata imposta all'economia delle nostre valli e vette dal Covid ma che, come Regione Lombardia, non abbiamo mai abbandonato né dimenticato lavorando in sinergia con il Governo per ottenere i giusti, e dovuti, ristori".